Prosegue in Aula l’analisi e il voto sulla contraffazione. Dopo l’approvazione della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, ieri ci siamo occupati di quella sul settore tessile di Prato di cui sono relatrice. Il distretto tessile di Prato è leader in Italia e in Europa, con marchi importanti, con 20000 addetti, 2,9 mld di fatturato nel 2013 e 1,5 mld di export, accompagnati da capacità innovativa, nella costruzione di filiere attente alla qualità del prodotto e al suo impatto ambientale e sociale. Nel lavoro di indagine su Prato abbiamo svolto missioni e audizioni, sollecitato istituzioni, forze dell’ordine, l’agenzia delle dogane, organizzazioni di impresa e sindacali, magistrati e la Regione. Come accaduto con la relazione di Catania, anche dall’indagine su Prato sono emerse proposte importanti che abbiamo sottoposto a Parlamento e Governo: dai controlli più incisivi sugli operatori e su chi versa nei Money Transfert, principali canali finanziari per i capitali ingentissimi della contraffazione; alla certificazione etica delle filiere produttive; dalla tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti tessili alla strumentazione tecnologica anticontraffazione; fino al coordinamento internazionale del sistema delle Dogane, ai controlli pubblici sulle attività di impresa e al sostegno alle filiere del Made in Italy. Siamo tutti impegnati e continueremo.
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