È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19”, il cosiddetto Decreto Sostegni. Si tratta di un provvedimento da 32 miliardi di scostamento (di cui 11 per imprese e professionisti, 5 per il piano vaccini, 8 per il lavoro e per la lotta alla povertà) organizzati in 5 aree di intervento: imprese e partite Iva, lavoro, salute e sicurezza, enti territoriali, trasporto e scuola. Un decreto complesso che mira, soprattutto, a distribuire velocemente le risorse: come ha affermato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ci sarà una piattaforma per effettuare questi pagamenti che inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda e, se tutto andrà come previsto, 11 miliardi entreranno nell’economia reale già nel mese di aprile. È un ulteriore passo per sostenere le categorie che stanno subendo maggiormente la crisi economica e, tra queste, anche i lavoratori della montagna e dello sport, dello spettacolo del settore dei matrimoni ma anche le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Mi rendo conto che rispetto ai danni subiti i sostegni non sono esaurienti, ma abbiamo nuovamente prorogato ammortizzatori, blocco dei licenziamenti: in questo momento la priorità deve essere accelerare i tempi e, soprattutto, mettere le basi per il futuro. La pandemia finirà e lì il Paese dovrà essere pronto a ripartire.
