Dopo le vicende che hanno riguardato le misure cautelari nei confronti dei vertici di Crea, dopo le dimissioni di tutti i vertici dell’istituto abbiamo incontrato una delegazione dei lavoratori del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, mobilitati di fronte al Mipaf. Credo che la decisione del ministro Centinaio di commissariare il Crea vada nella giusta direzione. È un passo necessario per garantire la continuità delle ricerche e l’importante lavoro di un istituto fondamentale per il mondo dell’agricoltura. Anche nel corso del nostro incontro i lavoratori del Crea hanno denunciato il rischio di uno stop a tutte le attività di ricerca, anche nei centri di ricerca decentrati. Questo potrebbe compromettere partnership importanti, la partecipazione a bandi fondamentali nonché la gestione dei pacchetti di assunzione di giovani ricercatori programmate da tempo. Il commissariamento del consiglio pone le condizioni affinché un settore come quello agricolo, esposto alle grandi trasformazioni climatiche, alla complessità dei mercati, alle relazioni internazionali, possa continuare a contare sul prezioso aiuto offerto dall’attività di ricerca del Crea. Ci auguriamo che il ministro scelga come commissario una figura all’altezza, in grado di garantire tutte le attività a rischio rallentamento per le note vicende evitando i rischi a cui andrebbe incontro il settore agricolo se al Crea non venisse garantita la piena continuità operativa.