Cuperlo. E’ tempo di crederci

La preparazione, il garbo, la gentilezza, la cultura politica di Gianni Cuperlo, nonostante la conoscenza e l’amicizia che mi legano a lui, non finiranno mai di impressionarmi, soprattutto dopo anni di urla, slogan, e affermazioni sommarie negli spazi del piccolo schermo. Ma soprattutto le sue idee sono quelle che sento più vicine. E’ tempo di crederci. Il Pd è la vera speranza. Per uscire da questa crisi, come lo stesso Gianni, ha detto sulle pagine de La Repubblica, in una sua recente intervista l’Italia deve mettere in campo più democrazia e non precipitare, ancora una volta, in una infelicità pubblica. Gianni propone un Pd fatto non solo di dirigenti, ma che sia forza popolare per combattere prima di tutto per una rivoluzione della dignità. E poi il contrasto alla povertà, basato su un modello di sviluppo, e una vera green economy. Ma anche sui diritti umani universali e su un patto fiscale che premi la lealtà. Una rivoluzione dentro lo Stato e in un Paese capace di attrarre risorse e cervelli. Un Paese e un modello di sviluppo basato sull’equità rimasta sepolta per troppo tempo, sulla difesa del suolo, della cultura e dei beni comuni, ma anche su un modello di crescita che imponga limiti morali al mercato e al reddito, per affermare il valore sociale del lavoro. Valori e progetti in cui mi riconosco e sono pronta a lavorare insieme per i tre obiettivi che Gianni stesso ha chiaramente individuato: aiutare chi è caduto a terra, ridistribuire il peso della crisi e la speranza di uscirne non con l’elemosina, ma con dignità. E’ giusto mettersi in cammino. Io ci sono.

2 thoughts on “Cuperlo. E’ tempo di crederci

  1. Ciao Susanna,

    I valori e le idee che Gianni esprime, che te condividi e che ritengo naturale che siano condivisi da tutti coloro che sinceramente si riconoscono nel PD, altrimenti sono fuori posto e dovrebbero essere cacciati, non sono la sola condizione per guidare il partito verso la vittoria elettorale e riuscire a realizzarle.

    Come sai la penso diversamente!

    Quello che mi dispiace è che sia dia il senso che altri candidati non si riconoscono in quei valori e in quelle idee e soprattutto non prendere realmente atto di un fallimento politico di oltre 30 anni e della necessità di un rinnovamento, nelle persone (e il giovane Cuperlo come ben sai non è il nuovo che avanza) ma soprattutto nel modo di declinare i nostri valori e le nostre idee, per metterci in sintonia con la maggioranza dei nostri concittadini che preferiscono votare Grillo o Lega.

    Più che in cammino bisogna mettersi di corsa e riuscire ad avvicinare quanti più compagni possibile, non per portarli a votare con il pulman, ma per renderli veramente protagonisti del cambiamento. Questo e quello che personalmente dirò ai compagni con i quali parlerò chiedendogli di riprendere la tessera e partecipare al congresso.

    Per me votino chi gli pare la vera delusione è vedere che nei nostri congressi, ormai da anni, parliamo alle seggiole vuote, anche questo è il segno del fallimento.

    Un abbraccio. Michele

  2. Cara Susanna,condivido in pieno la tua esortazione. Dopo l’Assemblea ho avuto un momento di grave scoraggiamento,ma con l’aiuto degli amici vicini,per quel poco che potrò fare, ci sarò anch’io.
    A presto Lella

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