Dal decreto scuola passi in avanti per gli Istituti musicali e per il nostro “Rinaldo Franci”

Piccoli, ma importanti, passi in avanti per la questione della “statizzazione degli istituti musicali”, che, in altri termini significa equiparare ai conservatori statali i 21 istituti pareggiati presenti in Italia, tra cui c’è anche il “Rinaldo Franci” di Siena. Istituti che vivono difficili situazioni soprattutto per le criticità dovute alle ridotte risorse finanziarie in gran parte sino ad oggi garantite dagli enti locali.  Il provvedimento legislativo stanzia infatti 5 milioni di euro per gli istituti, che andranno a sommarsi al contributo delle regioni, ma resta evidente che senza uno sforzo da parte del governo per garantire il personale il rischio grande resta quello della perdita dei docenti più qualificati.

Nel decreto approvato dalla Camera e in attesa di varo anche al Senato, è stata avanzata la proposta di procedere ad accorpamenti tra i conservatori statali e gli istituti superiori di studi musicali, che diverrebbero sezioni distaccate dipendenti in tutto dal Ministero, con un passaggio graduale del personale docente nei ruoli dello Stato man mano che si renderanno disponibili i posti nei conservatori di riferimento per pensionamento o cattedre inattive. Una decisione che richiede una verifica della presenza e della distribuzione sul territorio nazionale di tutti gli Istituti Superiori di Studi Musicali per garantirne l’effettiva rispondenza ai bisogni degli allievi e una valorizzazione delle esperienze formative in base ai livelli qualitativi raggiunti nel perseguimento degli obiettivi statutari. Un impegno importante, quindi,  che delinea uno scenario positivo per i prossimi anni. A conclusione del provvedimento è stato anche approvato un mio ordine del giorno, che impegna il governo ad assumere, nel primo provvedimento utile, iniziative normative risolutorie per attuare pienamente il processo di statizzazione degli insegnanti, previsto dalla Legge numero 508 del 1999, rispettando la continuità didattica degli istituti musicali pareggiati, i diritti e le tutele dei lavoratori e degli studenti, il prestigio e il ruolo formativo e culturale di tali scuole.

Negli istituti musicali superiori del nostro paese troviamo uno straordinario patrimonio di cultura e professionalità, un’attività didattica e formativa pari al 30 per cento dell’offerta nazionale e che promuove e valorizza la millenaria e diversificata tradizione melodica e musicale del nostro paese. Basti pensare, infatti, che tali scuole formano ogni anno oltre mille orchestrali. Oggi i costi del personale, docente e tecnico-amministrativo è tutto sulle spalle dei Comuni e delle Province di appartenenza. La crisi economica e il taglio dei finanziamenti agli enti locali e dei vincoli imposti dalle amministrazioni, ha reso insostenibili tali oneri. Anche l’istituto Rinaldo Franci di Siena è in grave difficoltà proprio per la mancanza delle risorse necessarie a  garantire la tutela dei lavoratori e degli studenti. Oggi si compie un primo passo per non disperdere questa ricchezza anche guardando all’orizzonte di Siena capitale della cultura Europea.

Lascia un commento