Si recupera un po’ di fiducia semplificando e dando modo agli elettori di scegliere i propri rappresentanti. Questa legge elettorale va cambiata prendendo ispirazione anche dalle esperienze più avanzate presenti in Europa, per riuscire a coniugare il ruolo dei partiti con la legittimazione e la stabilità dei governi e con il controllo democratico degli elettori sui candidati di partito. L’idea che abbiamo avanzato come Partito democratico è quella di riprendere il collegio uninominale, con il quale il partito assume il volto concreto di un candidato, combinando le sue candidature con quelle di partito. Secondo la nostra proposta di legge, l’assegnazione dei seggi alla Camera avverrebbe con collegi uninominali maggioritari, una quota proporzionale distribuita su base circoscrizionale e una quota nazionale di compensazione. La legge definisce le modalità di votazione e di assegnazione dei seggi alla Camera e al Senato, oltre ad includere una sezione dedicata alla tutela della pari opportunità fra i generi con specifiche misure.
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