Vandana Shiva, Ed. Slowfood, 2008.
Ho preso parte alla presentazione del libro organizzata da slowfood svoltasi a Firenze poco più di un mese fa, con Vandana Shiva, Carlo Petrini e Cinzia Scaffidi. Per me che conosco Vandana, e che ho visitato i luoghi del suo impegno in India, si tratta di un testo bello e di facile lettura che ricostruisce il suo percorso di scienziata ed economista. Credo che possa essere, per tutti, un testo interessante per capire come alcuni temi che oggi stanno tornando al centro della discussione nazionale e mondiale, portino con se rischi enormi di stravolgimento di sistemi produttivi e contesti di sviluppo locale. Vandana racconta, con parole molto semplici, la biodiversità, lo scempio che le multinazionali del cotone e degli OGM hanno portato in India, la forza straordinaria della mobilitazione delle sensibilità ecologiste, femminili, e dei contadini indiani. Ma racconta anche del suo felice incontro con la Toscana, che ha consentito a noi tutti di crescere e comprendere molto di più su temi quali il cibo, i semi, le produzioni agricole e la sovranità alimentare.