In occasione del voto di fiducia sui tre maxiemendamenti al disegno di legge in materia di sicurezza, questa settimana è andata in scena l’ennesima prova di forza del governo. Montecitorio ha dato il via libera ai tre tronconi in cui è stato diviso il ddl: immigrazione, mafia e sicurezza urbana. Tre i nostri No, contro un testo preoccupante, ai limiti del razzismo. Sono d’accordo con Marco Minniti, che in aula ha parlato di “un sonno mostruoso della ragione” e di “una fiducia posta contro la libertà della stessa maggioranza”. Una fiducia imposta perché si ha paura anche della libertà di coscienza dei propri deputati. Andando a vedere cosa comprende il testo, che potrebbe uscire dal Senato entro la fine di maggio, emerge un dato, in tutta la sua drammatica evidenza: il governo ha scelto la linea dura con i deboli, senza far niente per aumentare la sicurezza dei cittadini.
Tra i punti più odiosi, l’introduzione del reato di clandestinità, passibile di multe da cinque a diecimila euro, con obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali; l’allungamento, da 60 a 180 giorni, del periodo in cui un immigrato potrà essere trattenuto nei centri di identificazione ed espulsione e, eccole tornate, le ronde, forse il peggiore dei modi per affrontare la questione sicurezza togliendo, se ce ne fosse bisogno, fondi a poliziotti, vigili urbani e carabinieri. Come se non bastasse, per favorire l’integrazione e la società multietnica a cui il premier ha detto no (dimenticandosi che quella società, in Italia, già esiste), chiedere la cittadinanza costerà 200 euro, mentre per il permesso di soggiorno serviranno dagli 80 ai 200 euro.
Le critiche piovano da ogni dove. L’opposizione e la Cei hanno espresso fortissime preoccupazioni per il processo di integrazione e per il rischio di quelli che sono stati chiamati i “bambini invisibili”: le difficoltà poste dal testo al riconoscimento dei figli nati in Italia da madri clandestine senza passaporto sono reali e non sono “un’altra panzana inventata da non so chi”, come l’ha definita sprezzante il ministro Roberto Maroni. La norma oggetto del contendere rischia realmente di ostacolare la protezione del minore e della maternità: è la stessa legge Bossi-Fini ad essere violata, là dove essa garantisce allo straniero i diritti fondamentali della persona e il rispetto delle convenzioni internazionali.
Con oggi si chiarisce dentro di me quello che già avevo scritto sul mio sito qualche giorno fa, a proposito dei “respingimenti”, un termine che mai avrei voluto sentir usare: la profonda convinzione che nel nostro Paese sia oramai iniziata una sorta di reale e non più fittizia sospensione dei diritti umani per gli immigrati. Penso alla preposte di istituire classi separate per i bimbi figli di immigrati, ai medici e ai presidi spia, penso alla proposta delle carrozze della metro riservate ai soli milanesi, uscita fuori dall’ingegno di un deputato della Repubblica Italiana, Matteo Salvini della Lega Nord.
Mi chiedo cosa provino gli Italiani, anche quelli che hanno votato Pdl, davanti a tutto questo. Un piccolo assaggio lo ha dato il presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli a Ballarò, presentando un sondaggio sul tema: la maggioranza degli intervistati è favorevole ai “respingimenti”, nonostante nelle domande fosse stato chiarito a cosa vanno incontro gli immigrati tornando in centri di accoglienza come quello di Misratah, in Libia: precarie condizioni di salute, molestie sessuali, maltrattamenti, incertezza su ciò che accadrà dopo.
Davanti a tutto questo non possiamo permetterci di scoraggiarci, anzi. Non possiamo arrenderci all’ignoranza, all’arroganza e alle volgarità cui stiamo assistendo. Dobbiamo reagire con la forza delle idee, con l’azione parlamentare, con la politica pulita e forte di cui siamo capaci.
RIMANDARE INDIETRO QUALCHE BARCONE CON GENTE DISPERATA NON RISOLVE CERTO IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA, CASOMAI SI CERCA DI PRENDERE VOTI ALLE PROSSIME ELEZIONI. LA CRIMINALITA’ VERA E PERICOLOSA VIENE DA EST ED E’ IN COMBUTTA CON LE ASSOCIAZIONI CRIMINALI ITALIANE, PER CUI E’ INDISPENSABILE DARE MAGGIORI MEZZI A POLIZIA E CARABINIERI, E’ SU QUESTA LINEA CHE IL PD DEVE INSISTERE ANCORA CON MAGGIOR DETGERMINAZIONE.
(P.S. SPERIMO CHE IL PD OTTENGA ALLE EUROPEE ED ALLE AMMINISTRATIVE UN BUON RISULTATO) CORDIALI SALUTI FABRIZIO PICCINETTI
su questo argomento ho letto le dichiarazioni di chiamparino. mi ha colpito una cosa di quello che ha detto: il pd non discute di questi argomenti.
credo cheil popolo italiano non sia diventato di colpo razzista o xenofobo (anche se ci sono segnali sconfortanti in questo senso), ma è diffusa l’idea che, soprattutto in un momento di crisi, non possiamo accogliere più nessuno. credo anche che queste istanze( anche se partono da presupposti sbagliati) vadano almeno ascoltate. anche da noi ci sono anziani che hanno lo sfratto e si vedono passare avanti una famiglia straniera e lo stesso negli asili nido. non possiamo andare avanti con cene, canti e balli multiculturali. non bastano più!