#DDLZan: abbiamo perso una grande occasione

Abbiamo perso una grande occasione che avrebbe permesso al nostro Paese di fare un decisivo passo in avanti nel campo dei diritti. Invece, dopo mesi di rinvii e richieste di modifiche, il 27 ottobre scorso l’iter del DDL Zan si è bloccato, il Senato ha votato a scrutinio segreto a favore della “tagliola” proposta da Lega e Fratelli d’Italia che di fatto ha fermato l’esame del provvedimento. Un giorno triste per le libertà e per i diritti e le esultanze da stadio che abbiamo visto ci dicono molto sulla distanza che separa una parte politica dalla realtà della società contemporanea e, soprattutto, dalle nuove generazioni.

Quel testo è di fatto “morto”: dovranno passare sei mesi prima di poter presentare una nuova proposta di legge su questo argomento e dovrà essere comunque un testo nuovo, quindi un passaggio impossibile per questa parte finale della legislatura. Non si dica che non si e voluto mediare, non è affatto vero, la realtà è che non c’era un interlocutore con cui mediare. La volontà era ed è stata quella che abbiamo visto in scena anche grazie ad una pessima gestione della Presidenza del Senato.

Nel Paese reale però, nonostante la destra e i franchi tiratori, qualcosa è già successo e le migliaia di manifestanti che sono scese in piazza in tante città, e anche a Siena, Pisa e Firenze per contestare questa bocciatura ne sono la miglior riprova. L’Italia non è quella pessima immagine. E sui diritti non ci arrenderemo.