Un Def su cui piovono sonore bocciature. La Corte dei Conti smonta il documento economico finanziario del Governo, chiedendo indicazioni proprio sull’Iva e sulla spesa pubblica. L’OCSE ci ricorda che siamo il terzo Paese per pressione fiscale. il Ministro Tria ammette l’inevitabile aumento di Iva e accise e inizia un balletto pubblico tra il Ministro dell’economia e i due vicepremier imbarazzante per il nostro Paese.
Il tema purtroppo è che le scelte compiute nella legge di Bilancio che hanno vincolato una mole enorme di risorse per quota Cento e Reddito di Cittadinanza pesano moltissimo sull’oggi e sul futuro. L’aumento dell’IVA significherebbe una stangata stimata in circa 382 euro a persona. Come ha precisato il capogruppo Pd in commissione Bilancio il Governo ha smentito se stesso su crescita, perché la crescita non c’è e le previsioni si attestano sullo 0,2%, sulla crescita occupazionale, visto che abbiamo perso 116000 posti di lavoro, sulla pressione fiscale, perché siamo fermi sul piano delle imposte di Stato, ma sono cresciute le tasse locali.
Il Pd ha depositato le sue proposte e i suoi documenti alternativi.
In commissione agricoltura ho illustrato la nostra posizione anche motivando il nostro voto contrario e le nostre proposte contro la paginetta di luoghi comuni sull’agricoltura contenuta nel Def.
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