“Le dichiarazioni di Mons. Migliore, osservatore permanente della Città del Vaticano all’Onu, meritano una chiara e netta risposta politica. E’ urgente ribadire la posizione italiana di pieno sostegno alla richiesta avanzata dalla Francia all’Onu, come presidente di turno dell’UE, per la depenalizzazione universale dell’omosessualità”. Lo afferma Imma Battaglia, Presidente dell’Associazione gay “Di gay project” che oggi, mercoledì 3 dicembre, terrà una conferenza stampa a Montecitorio alla quale parteciperanno i deputati Margherita Boniver e Benedetto Della Vedova (Pdl) e Paola Concia (Pd). Nel corso della conferenza stampa verranno illustrate le iniziative a sostegno della proposta di Sarkozy all’Onu per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. Il progetto di una depenalizzazione universale dell’omosessualità, presentato dalla presidenza di turno francese dell’Unione europea e accolta da tutti i 27 Stati membri, verrà diffuso anche tra gli Stati membri ONU ed esposto a dicembre durante i lavori dell’Assemblea Generale. Il testo – una condanna di tutte le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere ovunque avvengano – è stato sottoscritto anche dalla parlamentare Pd Susanna Cenni. Ad oggi hanno aderito anche i parlamentari Pdl e Pd Rita Bernardini, Cinzia Capano, Lucia Codurelli, Paolo Corsini, Gianni Cuperlo, Emilia De Biasi, Emanuele Fiano, Maria Grazia Gatti, Barbara Pollastrini, Federica Magherini, Daniela Mattesini, Matteo Mecacci, Marco Minnitti, Alessandra Mussolini, Luigi Nicolais, Fiamma Nirenstein, Melania Rizzoli, Anna Rossomando, Jean Leonard Touady e altri stanno aderendo in queste ore.
IL TESTO CHE L’UNIONE EUROPEA PRESENTERA’ ALL’ONU PER LA DEPENALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL’OMOSSESSUALITA’
1.
Riaffermiamo il principio di universalità dei diritti umani, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo di cui quest’anno si celebra il 60esimo anniversario e che all’articolo 1 proclama che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”;
2.
Riaffermiamo che ogni individuo ha diritto a godere dei diritti umani senza distinzioni di alcun tipo, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione, così come stabilito nell’Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nell’articolo 2 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e nell’articolo 26 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici;
3.
Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere;
4.
Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere;
5.
Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere e che queste pratiche minino la loro integrità e dignità;
6.
Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere ovunque avvengano ed in particolare la loro penalizzazione attraverso la pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, la pratica della tortura, altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti, l’arresto o la detenzione arbitrarie e la privazione dei diritti economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla salute;
7.
Richiamiamo la dichiarazione del 2006 emessa di fronte al Consiglio per i Diritti Umani da 54 paesi, per richiedere al presidente del Consiglio di fornire un’occasione per discutere di queste violazioni durante un’appropriata futura sessione del Consiglio;
8.
Accogliamo con favore l’attenzione conferita attraverso speciali procedure a questi temi dal Consiglio dei Diritti Umani e dai soggetti del trattato e li incoraggiamo a continuare a considerare, nell’esercizio dei loro mandati, le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale;
9.
Accogliamo l’adozione della Risoluzione AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) su “Diritti umani, Orientamento Sessuale e Identità di Genere” dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani, emessa durante la 38esima sessione, il 3 giugno 2008;
10.
Richiamiamo tutti gli stati e i maggiori organismi per la protezione dei diritti umani ad impegnarsi a promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere;
11.
Esortiamo gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non possano essere, in nessuna circostanza, la base per l’attuazione di pene criminali, in particolare di esecuzioni, arresti o detenzioni;
12.
Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;
13.
Esortiamo gli Stati ad assicurare un’adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il loro lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.