Diamo fiducia a una stagione nuova

 

Il clima è quello da primo giorno di scuola. Saluti affettuosi, strette di mano, abbracci ai nuovi Ministri. Molte facce tese ed emozionate tra i Ministri, alcuni entrano per la prima volta nell’Aula di Montecitorio.

Nasce il Governo Conte2, nasce un Governo che vede incontrare il M5S e il Partito democratico. Nasce attraverso un percorso tutt’altro che semplice, settimane di confronto programmatico, tensioni, una sintesi su 25 punti

Un’ora e mezza di intervento di Giuseppe Conte che certo, non sarà un discorso che si studierà nelle Università, ma elenca alcune opzioni molto importanti poste dal Pd come condizioni per costruire questa svolta.

Ritengo utile riprendere qualcuno di quei punti a partire dall’esordio: la necessità di ristabilire nei linguaggi, nei comportamenti, del Governo e della Politica tutta, “equilibrio e misura”, “sobrietà e rigore”, auspicando un “lessico più rispettoso dell’altro”.  Possono sembrare richiami scontati, ma se per un attimo ti fermi e ricordi che fino a ieri in quel Governo a straparlare era Matteo Salvini, ti rendi conto della forza e della necessità di un messaggio di questo tenore.  E soprattutto assolutamente necessario mentre, anche oggi in aula dai banchi di Fratelli d’Italia e Lega, si levavano urla e strepiti, più o meno come fuori dall’aula, purtroppo accompagni da saluti romani.

Poi alcune priorità importantissime: un piano per gli asili nido, tra i prossimi provvedimenti, il cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori a partire da questa Legge di Bilancio, la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, interventi contro gli infortuni e gli incidenti sul lavoro, la legge per la parità salariale di genere, una svolta Green, dall’agricoltura biologica, agli incentivi per le imprese,  a uno stop alle trivelle. Il diritto alla salute, la scuola, una svolta nelle politiche di immigrazione a partire dal recepimento delle osservazioni del Presidente della Repubblica al decreto Sicurezza, ed ancora la piena applicazione della legge sui piccoli comuni, l’assunzione straordinaria di medici ed infermieri.

Uno stile diverso. Diverso anche da quel Conte che 14 mesi fa si presentava alle Camere in modo incolore e ostaggio di due vice -premier.

Riuscirà questo Governo a essere il Governo di svolta auspicato dal Segretario Zingaretti? Riusciremo (noi Governo e maggioranza) a dare da subito segnali importanti ai cittadini Italiani?

Lo ha detto con grande efficacia il segretario Zingaretti alla chiusura della festa de l’Unità di Ravenna: “questa scommessa dipende indubbiamente dall’azione di Governo, ma anche dalla capacità che tutti noi avremo di sostenere quell’azione e di costruire una nuova stagione politica nel Paese”.

Dovremo fare attenzione a non ripetere errori del Passato, a non ritenere l’azione del Governo di cui noi facciamo parte con autorevoli esponenti, esaustiva della costruzione della nostra identità e del nostro radicamento nel Paese.

Sappiamo che questo percorso non è un percorso facile. Che il cammino comune di due forze politiche che si sono combattute è irto di rischi. Ci giochiamo moltissimo con la scelta compiuta.

Ma sappiamo anche che può davvero aprirsi una fase inedita capace di ricacciare indietro quei fantasmi della avanzata della destra sovranista, capace di indebolire le strutture delle nostre democrazie europee. Una stagione che consegnerà agli archivi delle cose che non si faranno, proposte come il ddl Pillon, che oggi muore.

Oggi sono realtà fatti che poche settimane fa non avremmo mai osato nemmeno immaginare: il Presidente del Parlamento Europeo è David Sassoli, un Democratico Italiano. Il nuovo Commissario Europeo Italiano è Paolo Gentiloni e quasi certamente otterrà un’importante delega economica. Il nuovo ministro dell’economia e Roberto Gualtieri, uno stimatissimo parlamentare europeo con ottime relazioni in Europa. Tre uomini del Pd (e certo ci sarebbe piaciuta qualche donna…), tre carte di grande qualità che oggi ci consentono di rimettere l’Italia al centro dei giochi europei, perché l’interesse dell’Italia e degli Italiani non si fa “sbattendo i pugni sul tavolo”, ma esprimendo qualità, autorevolezza, e costruendo relazioni.

C’è un altro film in proiezione.

Al posto del Papete ci sono di nuovo le istituzioni e uomini e donne di Stato. Certo le pulsioni violente e di destra non sono scomparse, e lo abbiamo visto con le vergognose aggressioni alle ministre Bellanova e De Micheli. 

Qualche giorno fa un Sondaggio di Youtrend ci ha detto che tra le intenzioni di voto degli elettori tra i 18 e i 35 anni il Pd e il primo partito. Lo so, è solo un sondaggio. Ma è un dato straordinario se confrontato con la realtà degli ultimi anni. Nelle sue conclusioni Nicola ci ha ricordato una cosa importantissima: e cioè che la Storia è ciò che noi saremo capace di costruire.

E allora non resta che metterci al lavoro con grande determinazione e con passione, perché senza passione è difficile avere buoni compagni e compagne di strada convinti, e noi abbiamo bisogno di uomini e donne, che siamo entusiasti o critici non importa, ma serve che abbiano passione per una stagione da costruire assieme, una stagione di svolta.

Susanna