Il cibo è un diritto universale dell’uomo. Seguendo questo principio fondamentale, insieme a oltre 50 colleghi abbiamo creato la prima alleanza parlamentare Fao per la sicurezza alimentare. Il gruppo, guidato da Stella Bianchi, ha lo scopo di portare a compimento gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite e legati anche all’attuazione dell’Accordo del clima di Parigi. Si tratta di un impegno non più rinviabile che chiama in causa la politica, che grazie anche al sostegno di rappresentanti Fao, come Mario Lubetkin, Marcela Villareal e Jean Leonard Touad, sceglie di non tirarsi indietro rispetto all’enorme sfida di cancellare la fame entro il 2030, come hanno deciso da più di 180 capi di Stato nel 2015 a New York. Nessuno si può sentire escluso quando si tratta di affermare il diritto al cibo come un riconoscimento universale. Un principio che non è semplicemente legato alla solidarietà, ma che chiama in causa temi fondamentali per tutti come la sicurezza alimentare, la biodiversità come motore di sviluppo e la capacità di pensare a sistemi di crescita, accesso alle sementi e produzioni agricole rispettose della natura e del numero finito delle sue risorse. In questa sfida un ruolo fondamentale lo possono e lo devono giocare le donne, vere custodi di quelle attività e di quei processi che sono il futuro su cui costruire sistemi economici dove difesa del suolo, reddito agricolo, occupazione, crescita e sviluppo delle aree rurali stanno finalmente assieme.