Emergenza neve, il blocco della viabilità è un fallimento del Governo

Il blocco della grande viabilità nazionale che ha causato gravi rischi per la sicurezza a migliaia di cittadini e ingenti danni economici è un fallimento del governo, che ha sottovalutato e non è stato in grado di gestire un evento pur preannunciato dall’allerta meteo della Protezione civile. L’allerta maltempo si è trasformata in un disastro a causa della mancata convocazione del Centro di coordinamento Nazionale per fronteggiare la crisi e perché non è stato effettuato il previsto coordinamento di strutture nazionali e territoriali, in particolare con Anas, Società Autostrade e Ferrovie dello Stato al fine di evitare e gestire l’emergenza. Occorrerà rivedere i piani di emergenza della Protezione civile, che non è riuscita a coordinare il lavoro tra enti locali e forze dell’ordine, causando inefficienze e ritardi che hanno impedito la tempestiva chiusura delle strade e reso impraticabili arterie essenziali per la viabilità locale.
Anche sulla Siena-Firenze è stato un disastro, causato da livelli di disorganizzazione inaccettabili, dalla mancanza della corsia di emergenza e dal fatto che il governo continua a mettere tutti i soldi sul ponte sullo stretto, mentre Anas non ha le risorse neanche per garantire la manutenzione ordinaria. Alla luce di tutto questo è ancora più inaccettabile l’ipotesi del governo di inserire il  pedaggiamento sull’Autopalio. Una proposta che abbiamo sempre contrastato, chiedendo, al contrario, interventi per la messa in sicurezza della strada e per la prevenzione delle situazioni di emergenza. All’interrogazione che abbiamo presentato congiuntamente come deputati democratici, il ministro Matteoli ha dato una risposta inadeguata, degna di chi forse si trovava altrove mentre il caos regnava sulle strade, e non vuol prendere atto della inadeguatezza di Ferrovie dello Stato, Anas e società autostrade nel far fronte ad una emergenza annunciata da tempo.

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