L’episodio di violenza che ha portato lo scorso 2 agosto all’aggressione di un migrante africano di 24 anni del Gambia, Buba Ceesay, ospite della parrocchia di Don Massimo Biancalani, da parte di due giovanissimi italiani, torna in Parlamento. È arrivata oggi la risposta all’interrogazione urgente presentata, sempre nell’agosto scorso, dalla parlamentare del Pd Susanna Cenni e rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Interno Matteo Salvini per chiedere un intervento immediato nei confronti di quanto accaduto a Pistoia, anche a difesa dell’incolumità di Don Biancalani, responsabile della Parrocchia di Vicofaro, che da sempre è molto attivo nel campo dell’integrazione e dell’accoglienza dei migranti e richiedenti asilo. Sempre nel suo intervento in Aula l’onorevole Cenni ha chiesto al Governo di attivare iniziative urgenti e una campagna di educazione e sensibilizzazione per fermare la deriva razzista e xenofoba che ha determinato tantissimi episodi di intolleranza e violenza nel Paese.
“La risposta di oggi del sottosegretario Luigi Gaetti non mi rende soddisfatta – ha detto Cenni nel suo intervento di replica in Aula – Nonostante la ricostruzione attenta di quanto accaduto a Vicofaro e l’impegno delle forze dell’ordine nella risoluzione del caso, rimane in ombra la necessaria e dura condanna da parte del Governo di fronte all’ennesimo e grave caso di aggressione gratuita contro gli stranieri e soprattutto manca, ancora oggi, la presa di coscienza e il riconoscimento che siamo di fronte a un vero e proprio allarme razzismo che è gravissimo minimizzare o ancora peggio rimuovere, come ha fatto e fa lo stesso Ministro Matteo Salvini”.
“L’aggressione di Pistoia e soprattutto le minacce subite da Don Biancalani che in questi mesi è stato colpito, anche politicamente, dai tweet ironici di Matteo Salvini e dagli striscioni di Forza Nuova anche durante la messa, sono un fatto grave che dimostrano come sia fondamentale agire non solo attraverso le leggi, ma anche lavorare per promuovere modelli culturali, messaggi basati sui valori del rispetto tra esseri umani indipendentemente dall’etnia e dalla condizione di rifugiato, condannando intolleranza e violenza – prosegue ancora Cenni – Un percorso che ci auguriamo possa servire a fermare anche i messaggi di intolleranza che arrivano, quasi ogni giorno, da Salvini e da molti esponenti della Lega, compresi quelli locali che di fronte alla chiusura momentanea del centro di accoglienza di Vicofaro, hanno addirittura esultato. Don Biancalani è stato un punto di riferimento in più di un momento difficile, mettendo a disposizione generosità e accoglienza. Tutto ciò merita riconoscenza e sostegno”.