INTRODUZIONE
Agricoltura, ambiente, imprese ed energia, sono questi i quattro macro settori su cui interviene questo decreto legge che ha l’ambizione di riportare proprio in questi ambiti maggiore competititvità e quindi maggiori occasioni per crescere.
Nell’anno immediatamente precedente l’Expo di Milano che avrà come tema il cibo, ovvero l’alimentazione mondiale del XXI secolo, l’Italia aveva bisogno di una serie di interventi che adeguassero il suo sistema agricolo e agroalimentare ai nuovi scenari e alle nuove sfide.
Il cibo o, come si usa dire spesso oggi, il food, è sempre di più un settore economicamente trainante. La globalizzazione può avvicinare miliardi di persone al gusto e ai prodotti della nostra cultura alimentare e gastronomica. Di qui la necessità fatta propria dal decreto in oggetto di riformare procedure e organizzazione del Ministero, incoraggiare le piccole e medie imprese agricole sia dal punto di vista imprenditoriale che dell’occupazione, al fine proprio di far arrivare preparato il nostro sistema paese all’appuntamento con l’Expo e con le enormi opportunità di crescita in questo settore.
Relativamente all’ambiente si accelera sulle politiche di risanamento ambientale, sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e dell’inquinamento chimico industriale. Si adottano quindi una serie di misure per ottemperare ai ritardi e alle inadempienze segnalate dalla Commissione Europea in materie ambientali.
Profondamente innovative sono le nuove norme che riguardano le imprese che incidono sul TUF (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) e sul codice civile. Si svolge compiutamente una politica mirata alla capitalizzazione delle PMI, e quindi superare lo storico problema di sottocapitalizzazione del sistema italiano. D’altra parte si rende conveniente per gli investitori esteri portare il proprio capitale di rischio in Italia per far crescere dimensionalmente le imprese del nostro Paese.
Relativamente al settore energetico si prosegue nelle politiche avviate in questi ultimi anni di cercare di ridurre il costo in bolletta delle tariffe elettriche attraverso una rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili. Questo decreto interviene sul costo dell’energia non solo per privati ed energivore ma anche per le PMI. Una serie di misure armonizzano e razionalizzano il sistema delle tariffe eliminando incoerenze e privilegi.
Per una lettura più approfondita e dettagliata del decreto-legge 91/2014 (AC 2568 – A/R testo definitivo) si rinvia all’iter e ai dossier di approfondimento della Camera dei deputati.