Non posso farci niente, proprio non mi piace questo modo di svolgere il nostro congresso. Tanti elenchi telefonici, qualche improvviso, ma non troppo spontaneo, interesse per il Pd che porta in alcuni circoli, ma non in altri, a decine di nuovi iscritti, calcoli ed elenchi. Le regole sono regole, e so che vanno rispettate, ma non sono convinta di questa modalità.
Certo, i congressi servono anche per contarsi, ma prima di tutto dovrebbero servire a discutere, confrontarsi su opzioni anche differenti, cercare mediazioni più alte, fare scelte su contenuti e perché no, anche cambiare idea su alcuni di questi contenuti se il confronto, se ascoltare gli altri ti fa riflettere e ti fa esaminare argomentazioni nuove. Queste modalità non consentiranno di discutere e di crescere come sarebbe stato necessario. Eppure di materiale ce ne sarebbe in quantità. Localmente e nazionalmente: qui i documenti e le piattaforme congressuali di Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo, Gianni Pittella e Matteo Renzi.
Così come tanti sono i temi concreti in campo, quelli su cui, in pochi mesi ci giocheremo la credibilità nel Paese e metteremo le basi per costruire un’alternativa vera: la legge elettorale, una legge maggioritaria e con il doppio turno (io spero con i collegi), e la legge di stabilità, con scelte che io spero, il Parlamento che, in questi giorni al senato sta iniziando l’esame, cambi e migliori, rendendo più chiare alcune scelte per imprese e cittadini che al momento, pur apprezzando alcune chiare inversioni di tendenza, restano troppo timide e troppo simili a altre leggi di stabilità.
Da oggi alla fine di novembre faremo scelte che diranno a noi stessi e all’Italia chi siamo.
Io vorrei veder nascere un Pd rinnovato, ma coeso e in campo con rinnovato entusiasmo, con passione, che io spero i nuovi segretari porteranno con loro, un Pd impegnato prima di tutto sulle diseguaglianze soprattutto sulle diseguaglianze così come sulle speranze, e uno strumento finanziario che sceglie. Sceglie di aiutare le imprese ancora in grande difficoltà, interviene rimodulando gli interventi di prelievo sui grandi patrimoni di questo Paese, scommette con più forza su ricerca, innovazione, green economy.
Alcune delle mie riflessioni, potete trovarle nella mia recente intervista al Corriere di Siena.