La Toscana non è più una regione “rossa”. È questo il dato politico che emerge dai risultati dalle elezioni del 4 marzo. Vediamoli questi numeri, partendo dall’analisi dell’Osservatorio Elettorale della Regione Toscana.
Il Pd ottiene, alla Camera, il 29,63 per cento pari a oltre 632mila voti. La flessione, rispetto al 2013 quando raccolse il 37,47 per cento è di 200mila voti. In termini di coalizione (Pd, +Europa, Insieme, Civica Popolare) il calo è di 120mila voti. Il centrodestra, al contrario, guadagna 225mila voti (+ 11,4 per cento), rimescolando le carte all’interno della coalizione formata, oggi, da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia. A fare da locomotiva ora è la Lega che ottiene il 17,4 per cento e stacca così di quasi otto punti Forza Italia, ferma al 9,9 per cento. Boom anche di Fratelli d’Italia che ottiene il 4,17 per cento raddoppiando i voti da oltre 40mila voti a quasi 90mila. Nel complesso il centrodestra si attesta al 32 per cento. Liberi e Uguali rimane sotto al 5 per cento, ottenendo il 4,98 per cento staccando di 3 punti Potere al Popolo (1,98 per cento). Nel campo dell’estrema destra Casa Pound ottiene l’1,04 per cento facendo però un balzo, rispetto al 2013, da 4500 a oltre 22mila voti. Il Movimento 5 stelle, infine, si consolida come secondo partito a livello regionale, con il 24,69 per cento. In termini assoluti i pentastellati registrano una flessione di 5686 preferenze, ma a livello percentuale crescono dello 0,68 per cento.
Dal punto di vista della distribuzione dei seggi a Palazzo Madama andranno 18 senatori toscani, (8 al centrodestra e 7 al centrosinistra). A Montecitorio i deputati della Toscana saranno 38 (16 al centrosx, 15 al centrodx, 6 al M5S e 1 a LeU). Nel dettaglio, al Senato il centrodestra conquista 12 seggi, 4 all’uninominale (2 Lega, 1 Forza Italia, 1 Fratelli d’Italia) e 8 al proporzionale. 7 i seggi che vanno al centrosinistra: 3 all’uninominale, 4 al Pd. Il M5S raccoglie, con il proporzionale, 3 seggi. Alla Camera, invece, il centrosinistra guadagna 16 seggi (7 all’uninominale, 9 Pd), mentre il centrodestra 15 (7 all’uninominale, 4 alla Lega, 3 a Forza Italia e 1 a Fratelli d’Italia). Il M5S e LeU ottengono, con il proporzionale, rispettivamente 6 e 1 seggio.
Una sconfitta tanto dura quanto ( almeno per me) annunciata. Crearsi attributi di sinistra e fare cose di destra, come si vede non paga più. Io credo che noi abbiamo una sola possibilità, ripartire dal partito, dai circoli, dalla concretezza dei progetti e programmi che coinvolgano la base. Abbandonando i personalismi che non fanno parte della nostra storia. Ritornare ad essere il punto di riferimento politico di tanti cittadini. Sta cambiando un epoca, le nuove tecnologie, la robotica, costringeranno ad avere un approccio nuovo al mondo del lavoro, ma la risposta non potrà essere: meno diritti meno garanzie ma l’uomo al centro con i suoi bisogni. Le nuove tecnologie al servizio dell’umanità e non al servizio di chi se le può permettere. un saluto.