Mercoledì in tarda serata è arrivato, dalla Camera, anche il via libera al testo sull’equo compenso che riguarda milioni di professionisti ed era quindi molto atteso. L’equo compenso mira, ovviamente, a garantire un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai compensi previsti per i liberi professionisti: è uno step necessario in un mondo del lavoro che ha subito, negli anni recenti, una vera e propria rivoluzione. Purtroppo, quello di mercoledì è solo un primo passo, giacché
la mancanza di condivisione nella stesura del testo con le parti in causa rischia di aver generato nuove discriminazioni. Mi auguro che potranno essere corrette nel corso dell’iter al Senato.