“La geotermia italiana non può rimanere senza sostegni, ho presentato un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico per chiedere quali orientamenti il Governo abbia circa l’inserimento degli incentivi nel decreto ministeriale Fer2 e la convocazione di un tavolo di concertazione con le istituzioni e gli enti locali”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera commenta il testo dell’interrogazione che ha presentato all’indirizzo del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per chiedere il reinserimento della geotermia tra le fonti rinnovabili che possono godere delle agevolazioni economiche nel decreto Fer2. L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai deputati toscani Ceccanti, Ciampi e Nardi.
“Dopo mesi di pressing da parte della popolazione locale, dei Comuni geotermici e della Regione Toscana erano arrivate le prime rassicurazioni del Governo che ha promesso di sostenere il settore geotermico, inserendo gli incentivi nel prossimo decreto Fer2– spiega Cenni – È fondamentale però fare presto perché in ballo c’è lo sviluppo economico, occupazionale e sociale di intere aree anche nella nostra Toscana, dove la geotermia conta 34 centrali per una potenza installata di 761 megawatt. La produzione annua è di circa 5,9 miliardi di chilowattora che, complessivamente soddisfa quasi il 30 per cento del fabbisogno energetico della regione e permette un risparmio di oltre 1 milione e 400 mila TEP e 4,1 Mt di emissioni CO2 evitate. In questi territori la geotermia, inoltre, garantisce 650 occupati diretti e circa 2.000 nell’indotto e ha promosso lo sviluppo di numerose piccole e medie imprese in diversificati settori produttivi”.
“La Camera – ha ricordato Cenni – a marzo 2019, ha approvato un mio ordine del giorno che impegnava il precedente governo, prima dell’approvazione del Fer 2, a convocare un tavolo di concertazione tra Ministero dello sviluppo economico, regioni interessate, enti territoriali competenti, sindacati ed associazioni di categoria coinvolte, sul tema dei meccanismi di incentivazione per gli impianti con fluidi. Adesso si tratta di capire come il Governo Conte2, intenda rispettare l’impegno, considerato che è fondamentale assicurare una disciplina più organica alla geotermia, migliorando dal punto di vista della sostenibilità e dell’impatto lo sfruttamento geotermico, che è a oggi un asset fondamentale per lo sviluppo locale di interi territori”.