Sul fronte della geotermia c’è una grande confusione. Un decreto attuativo che interviene sulle energie rinnovabili, esclude la geotermia dagli incentivi. Lo fa senza aver consultato, ascoltato né i territori interessati, nè l’unica Regione geotermica, la nostra. Sabato 1 dicembre la Valdicecina si mobiliterà per chiedere al governo il ripristino degli incentivi. Non sfugge a nessuno che esistono anche criticità, e che ci sono grandi differenze tra territori geotermici. Una val di Cecina che vede una economia fortemente ancorata allo sfruttamento geotermico, una Amiata che chiede una riflessione su questo sfruttamento. Non sfugge che la Regione sta aggiornando la sua normativa, ed anche per questo non si comprende per quale ragione il Governo non abbia sentito il bisogno di consultarsi con le uniche realtà nazionali interessate dalla Geotermia. Siamo in presenza di una evoluzione delle tecnologie, si può investire su diverse dimensioni maggiormente sostenibili. Per queste ed altre ragioni ritengo sbagliato varare in provvedimento che semplicemente elimina gli incentivi, senza nemmeno una ipotesi di gradualità, con il possibile risultato di mettere in ginocchio imprese, lavoratori, territori. Ci sono indirizzi europei ed internazionali che raccomandano e promuovono l’utilizzo di fonti pulite con basse emissioni di gas nocivi. Ci sono criticità con cui confrontarsi. Per tutte queste ragioni sono assieme ad amministratori e cittadini a chiedere al Governo di aprire un confronto con le istituzioni e le parti economiche e sociali interessare per non penalizzare irrimediabilmente i territori geotermici.