Ha un nome suggestivo, Global Compact for migration, ma tocca temi fondamentali, e drammatici, del nostro tempo: la gestione dei flussi migratori, l’accoglienza di chi scappa da guerre o situazioni di difficoltà. Il documento sviluppato in 23 punti ha tra i suoi obiettivi quello di creare una cornice internazionale di collaborazione per la gestione dei rifugiati. L’accordo non è vincolante, ma ha un grande valore politico e potrebbe determinare scelte fondamentali per il futuro. Dopo il voto favorevole dell’Assemblea dell’ONU, il Governo italiano ha deciso di rinviare il voto. Una scelta preoccupante, soprattutto perché denota divisioni all’interno della maggioranza su temi per i quali ci vorrebbe la massima unità e una linea chiara e condivisa.