Se è vero che la settimana di elezioni ha messo a dura prova molte forze politiche – scatenando dei veri e propri, seppur non ufficiali, “congressi interni” – e che queste fibrillazioni inevitabilmente resteranno nelle prossime settimane, è altrettanto vero che la salita al Colle di Mattarella ha messo in sicurezza il Governo Draghi. E il presidente, così come i ministri, hanno adesso il compito preciso di riprendere il filo del lavoro per mettere a frutto nel miglior modo possibile questo anno di legislatura che rimane. Ci sono i traguardi e gli obiettivi del PNRR da mettere a terra per assicurarsi la tranche da 24,1 miliardi di fondi europei prevista al 30 giugno. Ci sono molte riforme che devono essere completate – da quella delle pensioni a quella della giustizia – e c’è ovviamente, ancora, la pandemia da gestire, ripensando forse nuove regole e nuovi protocolli che meglio si adattino allo scenario sanitario mutato a causa della variante Omicron. Sono tante le priorità e tutte urgenti. Tra queste anche l’aumento vertiginoso delle materie prime che già si riversa sul caro bollette: è necessario un intervento importante per mettere a riparo la sicurezza di famiglie e imprese che non possono permettersi di fermarsi di nuovo.