“Il ddl Orsi è un testo antistorico, antieuropeo ed antifederalista”

“Un disegno di legge pericoloso, che propone una caccia senza limitazioni e senza controllo e che mina nelle fondamenta la legge 157”. E’ questo il commento di Susanna Cenni, responsabile caccia e fauna del governo ombra del Pd, al disegno di modifica della legge 157, presentato oggi, mercoledì 11 febbraio, in Commissione ambiente al Senato dal relatore di maggioranza Franco Orsi (Pdl). “In materia di caccia il Popolo della Libertà – sottolinea Cenni – comincia nel peggiore dei modi, presentando un testo dal linguaggio antieuropeo ed antifederalista, che parla solo al fondamentalismo venatorio, ma non al Paese e al mondo della caccia responsabile”.

“La lista delle ‘assurdità’ – continua la deputata Pd – contenute nel Disegno di legge è davvero lunga: si comincia dalla scomparsa dell’interesse della comunità nazionale nella tutela della fauna, che discende direttamente dalla Costituzione, e che rischia di andare a complicare ulteriormente i rapporti di competenza tra Stato e Regioni. Troviamo antistorico e privo di buon senso dare la possibilità di iniziare a sparare a partire dai 16 anni; liberalizzare totalmente i richiami vivi; punire le Regioni che eccedono il 30% di territorio protetto e non quelle che sono ancora sotto il 20%; far sparire le specie “superprotette” e togliere, dopo la già avvenuta soppressione dell’Infs ad opera governo, all’Ispra il ruolo di organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Province autonome, senza che tale compito sia riassegnato. La lista purtroppo potrebbe continuare a lungo”.

“Nelle scorse settimane il Partito democratico – continua Susanna Cenni – ha esplicitato con chiarezza durante un seminario la propria posizione: “no” all’abbattimento dei principi che hanno tenuto assieme prelievo e tutela. Per riaffermare questa idea ci batteremo con forza in Parlamento e nel Paese. Mentre l’Italia – aggiunge Cenni – comincia a sentire gli effetti della grave crisi economica e finanziaria che sta attanagliando il mondo, il Pdl, ritiene che la priorità sia impegnare il Parlamento su proposte di questa natura. Proposte che non solo non aiuteranno a favorire una forma responsabile di caccia, ma porranno le basi per un modello medievale di caccia esclusiva, che ignora le regole e i principi di tutela, e, soprattutto, contribuiranno a produrre un ulteriore baratro tra la sensibilità della società italiana e l’esercizio venatorio”.

“Oggi – dice la responsabile caccia e fauna del governo ombra – sono altre le priorità da affrontare, a partire dalla sofferenza del mondo agricolo per i danni causati dagli ungulati, dalla necessità di un rapporto più trasparente tra Stato e Regioni e da una più stretta relazione tra scienza e programmazione venatoria. Su questi punti, tra l’altro, è stato già avviato un lavoro di ascolto in Commissione agricoltura della Camera che potrebbe produrre proposte importanti e magari unitarie”. “Ma soprattutto – conclude Cenni – sono ben altre le priorità degli italiani e del Parlamento, che passerà dalla raffica di decreti del governo senza possibilità di modifica alcuna, al pasticcio venatorio del senatore Orsi”.

6 thoughts on ““Il ddl Orsi è un testo antistorico, antieuropeo ed antifederalista”

  1. Guardo con grande sopsetto e preoccupazione questa iniziativa legislativa. Mi auguro che Lei, unitamente a tutti i parlamentari sensibili ai temi del rispetto del diritto all’ambiente vario, vivo e salubre, ma anche di quello più generale del rispetto della legalità, combattano allo strenuo la battaglia contro l’illegalitarismo insediato. Sono i tempi più cupi per la democrazia dai tempi del ventennio. C’è bisogno di grande impegno, con la certezza che queste battaglie hanno il sostegno di una ampia base di cittadini non rassegnati.
    Con i miei migliori saluti ed auguri.
    RD

  2. Siamo un gruppo numerosi, di cacciatori, della provincia di FC, siamo preuccupati, per la vostra posizione attuale, sulla modifica della legge157, cercate di trovare un compromesso, che possa migliorare la nostra attuale legge, per Voi buonissima, per Noi, sorpassata e non Europeista, visto le leggi sulla caccia delle altre nazioni Europee, vigenti attualmente, frà di Noi ci sono anche degli agricoltori, i quali sono preuccupati dai danni, avuti dai milioni di storni, che distruggono, tutti i vigneti e frutteti, poi la nostra Regione, li contribuisce con una cifra irrisoria, e continua ad inserire gli storni sulle specie in deroga, con un semplice ricorso al Tar, viene chiuso immediatamente. Nell’anno appena passato, parecchi di Noi ha speso denaro, nei permessi, visto che era cacciabile, appena un mese dopo, non si poteva più cacciare, chiedete ai vostri referenti locali del partito, come sono gli umori e i sentimenti, nei confronti della vostra politica
    La provincia di FC, è un serbatoi di voti per il PD, ma se continuate su questa strada, con associazioni venatorie, che invece di tutelarci, ci stanno portanto all’estinzione, Federcaccia, Arci Caccia .

  3. Caro Carlo,
    ho letto la mail che Lei mi manda a nome di un gruppo di cacciatori. Vede ne io nè altri colleghi del Pd abbiamo mai detto che la legge 157 è la legge migliore del mondo. Tutto può essere migliorato, aggiornato, modernizzato, ma non è questa la strada che hanno scelto i senatori del centrodestra proponendo semplicemente…la cancellazione dei principi che stanno alla base di quella legge e la rimozione di ogni limite. Non è così a nostro parere che si fa una riforma, non è così che si migliorano i punti deboli.
    A mio parere la 157 andrebbe prima di tutto applicata, cosa ad oggi non compiuta poiché in buona parte di Italia nemmeno si sono mai insediati gli Atc!”!!
    La prima cosa che abbiamo chiesto al ministro è stata una relazione sull’applicazione della legge ma…nulla di fatto.

    Quanto allo storno, io ritengo che dovrebbe essere reinserito tra le specie cacciabili onde evitare questo ricorso assurdo alle deroghe ed al tira e molla di ricorsi e contro ricorsi. su questo tema in commissione agricoltura abbiamo approvato mozioni all’unanimità.
    Sa quale è la mia paura Carlo? che con la brillante idea del Sen Orsi (porto d’armi ai sedicenni, via a limiti nelle specie e nei calendari, rimozione del legame con il territorio dei cacciatori:::) avrà come conseguenza:

    1. di ridar fiato agli atteggiamenti fondamentalisti di certe frange dell’ambientalismo
    2. di contribuire al clima anticaccia nell’opinione pubblica.

    Questo sarebbe davvero il modo di portare all’estinzione la pratica della caccia.
    Io invece penso che si fanno passi avanti solo quando ci si confronta e si parla, quando la caccia è caccia responsabile, quando si dimostra che l’attività venatoria contribuisce alla tutela e alla salvaguardia della biodiversità, ed in questo senso cercherò di impegnarmi.

    Per far questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi.
    la ringrazio per la mail.

    Susanna Cenni

  4. Il PD è sempre in cerca di compromessi, anche per non perdere voti. Invece i voti li perde. Perchè anzichè schierarsi contro la caccia, per non perdere qualche voto “anziano”, perde quello di tanti giovani inclini più alla chiarezza e alla purezza che non agli eterni compromessi.
    La Nazione e l’Europa cui tanti pensano è quella dove Uomo e Natura siano in equilibrio. Solo se l’Uomo avrà rispetto degli animali meriterà il rispetto dei propri simili, compreso il modesto mio.
    Mi auguro e Le auguro di poter svolgere un utile ruolo nell’opporsi ad una legge medievale.

  5. Lara la ringrazio della mail, ma non si tratta solo della rincorsa di voti. Vede io ho fatto l’assessore in Toscana e quindi..caso mai potrei perdere dei voti. Io sono convinta che quando si è in parlamento prima di tutto abbiamo il dovere di guardare al Paese, e non a frazioni di cittadini…
    Io ce la metterò tutta perchè penso che sia una proposta sbagliata e davvero medievale, e spero di poterlo far comprendere anche a tanti e tante colleghe.
    Susanna

  6. Tengo a precisare che non la penso in modo “mancino” come tutti voi.
    La legge sulla caccia deve essere modificata tenendo presente l’attuale periodo storico, le specie dannose, le tradizioni che legano ogni cittadino italiano alla propria tradizione, quindi si per la caccia dal 20 agosto al 28 febbraio.
    Non ci vedo nulla di male far usare un’arma ad un 16enne (era già previsto dal TULPS tramite il Prefetto che previo assenso dei genitori dava tale facoltà, poi è nata la MALEDETTA legge 157/92. Piuttosto impedirei al sedicenne di fumare, e dorgarsi o ubriacarsi. Cosa che oggi gli è consentita in quanto nessuno chede mai la Carta d’Identità ad un minorenne quando va al tabacchino o quando va in discoteca. Altrimenti i tabacchini e le discoteche non guadagnerebbero. Fate applicare TUTTI queste leggi, invece di proporre di legalizzare le droghe “leggere”.
    Vedo solo proibizionismo su un’attività “la caccia” che dona emozioni enormi e lega ogni cacciatore alla propria terra ed alle proprie tradizioni. Nella mia regione, la Sardegna, il ripasso delle specie cacciabili avviene soprattutto a febbraio. La comunità Europea si è espressa in merito ed ha autorizzato la caccia a Febbraio.
    Ritengo infine che un ragazzo di 16 anni ha meno probabilità di morire andano a caccia con il proprio padre, piuttosto che frequentando discoteche e circoli sociali.

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