Non so quando riuscirò ad intervenire, forse a notte fonda? ma per chi avrà voglia di leggerlo questo è il mio intervento in aula
Presidente,
On li colleghi,
Qualche sera fa in tv, Emma Marcegaglia rispondendo ad una domanda del conduttore ha ricordato come ci sia un pezzo di Italia che di feste e festini ne fa pochi, si alza presto e va a letto presto, intendendo con un messaggio efficace ricordare il nostro sistema di imprese, la fatica di chi lavora come dipendente, di chi intraprende. Mi piace ricordare che c’è un comparto che si alza ancora prima da tempi ancestrali, sono gli agricoltori.
Un comparto da sempre abituato a lavorare moltissimo, a rischiare, a veder compromesso il proprio lavoro da un improvviso e grave evento metereologico. Oggi a quei rischi, come mai avvenuto prima, vanno aggiunti i riflessi enormi dei mutamenti globali sui prezzi, anche dovuti a forme di speculazione, i costi lievitati delle materie prime, la forte concorrenza internazionale, spesso sleale.
Purtroppo da quasi tre anni gli agricoltori fanno i conti anche con un’altra calamità: la vostra incapacità di governare il settore ed affrontarne le difficoltà.
Non voglio fare in questa sede l’ennesimo lungo elenco di numeri sulla riduzione del reddito degli agricoltori italiani, il numero delle imprese a rischio di chiusura ecc.. i recenti dati Ismea sono noti a tutti: le cose vanno male, molto male. In Italia peggio che in tutto il resto d’Europa. I costi superano ogni possibile introito dai prezzi riconosciuti all’agricoltore, la burocrazia continua ad aumentare.
Ci sarebbe molto da fare: strumenti a sostegno della modernizzazione, della ricerca, della qualità, dell’aggregazione. Sostegno all’ingresso di giovani e di donne , all’export, alla commercializzazione. Semplificazione, autocertificazione..potrei continuare perchè vedete il Pd ha lavorato ad un pacchetto di proposte molto concrete, e ci piacerebbe poter discutere di questo.
Vede Ministro Galan, nessuno pensa che lei abbia doti taumaturgiche, che possa battere moneta o moltiplicare le risorse di bilancio. Siamo consapevoli dello stato del nostro Bilancio, e siamo molto preoccupati, ma io credo che con il milleproroghe il livello di balle che avete raccontato, di spudoratezza ed incapacità di fornire risposte che avete raggiunto sia divenuto davvero oramai insopportabile.
Proprio lei, che minacciava le dimissioni qualche mese fa in occasione dell’ennesima sanatoria sulle quote latte, cosa dice di fronte all’ultimo schiaffo della Lega che riceve, lei e tutti gli agricoltori e gli allevatori onesti?
Lei tace, come purtroppo tace su tutto quello che aveva promesso e che non c’è: mi riferisco soprattutto ad alcune scelte tragiche,
- il taglio lineare delle risorse necessarie per la tenuta degli albi genealogici in zootecnia (per chi non pratica il settore si tratta di quel prezioso lavoro che gli allevatori tramite le loro associazioni compiono per selezionare e migliorare le razze dei capi che allevano, garantire piu sicurezza alimentare a tutti noi). Stiamo parlando del DL 78/2010, convertito in legge 12/2010, di 45.000 aziende agricole interessate, di cui 20.000 produttrici di latte, di 2.200.000 capi perennemente sottoposti a controlli che hanno raggiunto, grazie al lavoro delle Apa con i loro 1600 addetto, livelli di qualità invidiabili dal mondo intero. E lei non solo non ha cercato una soluzione, ma non ha trovato di meglio che scaricare il problema sulle Regioni.
- Il rigetto degli emendamenti sul gasolio agricolo, i nostri e quelli della su amaggioranza, e mi riferisco soprattutto alla situazione drammatica che oramai stanno vivendo i floricoltori (anche qui vorrei ricordare che si parla di 15000 ha di fiori e piante in vaso, ben più dell’Olanda per capirsi,di imprese che esportano in tutto il mondo, che hanno investito in ricerca ed innovazione, che stanno riconvertendo le forme di riscaldamento…ma che necessitano di un supporto per la riconversione e per attutire i costi del gasolio)
- Ed ancora vorrei ricordare tra le promesse non mantenute il bieticolo saccarifero, le difficili situazioni nei confronti dell’Inps, la mancanza di risposte nel sostegno al credito per il comparto.
Risposte che mancano, ed uno schiaffo con l’approvazione dell’emendamento che proroga nuovamente le scadenze per il pagamento delle multe sulle quote latte.
Perchè Ministro? Come ha potuto tollerare che ciò avvenisse ancora dopo mesi e mesi di proteste di piazza del mondo zootecnico da latte. Voi anche questa volta scegliete di premiare chi non ha rispettato le regole, scegliete una minoranza molto ben individuabile geograficamente e schiaffeggiate il mondo agricolo serio, rispettoso delle norme, schiaffeggiate l’agricoltura di tutto il resto del Paese, a spese dei cittadini Italiani.
Ha deciso la Lega con un bliz, così come ha fatto incredibilmente con l’incredulità dello stesso Minsitero delle Attività produttive e del Sottosegretario alla Presidenza che hanno provato a porre rimendio, con le modifiche al codice della proprietà industriale, favorendo palesemente alcune grandi imprese rigorosamente collocate nel Nord Italia, aprendo una situazione drammatica per centinaia di piccole imprese artigiane diffuse nel resto del Paese. Davvero una bella idea della competitività e del libero mercato…con qualche aiutino!
Il copione è il medesimo. La lega decide il prezzo per garantire i numeri al Premier che ovviamente pensa solo ai suoi processi e non ai comuni mortali, all’economia, al futuro del Paese.
In questo provvedimento, forzando le prassi, i regolamenti, preannunciando la fiducia ancor prima di aver visto gli emendamenti, voi mettete di tutto, senza il minimo ripensamento. C’è di tutto un pò, basta che serva a garantire i numeri.
E’ solo l’ennesima di una lunga serie di occasioni in cui penalizzate e mortificate l’agricoltura, rinviate al prossimo provvedimento (non si sa quale). Ma perchè non provate una volta a raccontarci quale è la vostra visione dell’agricoltura Italiana, sempre che ne abbiate una?
Oggi, e solo oggi, mentre noi siamo qui, con mesi e mesi di ritardo provate a creare un contesto di discussione sulla Pac…finalmente, ma accade quando i buoi oramai sono scappati: i principali paesi europei hanno fatto le loro scelte. Da oltre 6 mesi, le Regioni, il mondo agricolo, competenze, saperi hanno prodotto scenari, idee, proposte di cambiamento.
Vi siete riempiti la bocca con la vicenda dell’etichettatura, festeggiato, osannato (ovviamente senza stanziare un’euro). Noi abbiamo condiviso questa scelta, ma adesso c’è da battersi a Bruxelles, e con
quale credibilità possiamo pensare ad una negoziazione dopo l’ennesimo sconto agli splafonatori??
Quale è la sua idea dell’Agricoltura Italiana, ministro Galan, o dobbiamo chiederlo al ministro Tremonti, oramai principale esponente della Lega nel Governo.
Le risorse non ci sono? Ed allora perchè non ha mai nemmeno provato a proporre un patto per l’Agricltura Italiana? Un patto da stringere con le Regioni, con ilmondo agricolo, con le competenze e i saperi del comparto per utilizzare al meglio le risorse esistenti, per semplificare..o a pensato che la burocrazia sia andata in fiamme con il signorile lanciafiamme del ministro Calderoli?
Avete riempito i giornali con l’annuncio bluff del Rinascimento verde: terre ai giovani..peccato che queste terre di cui enunciavate i numeri e le proiezioni in termini di imprese e posti di lavoro..non esistono,e ce lo avete detto voi rispondendo ad una interrogazione!! Al verde c’è il suo ministero, purtroppo assieme al settore.
Non avete speso una parola verso il grave episodio illegale della semina di mais ogm in Friuli, anzi il ministro non perde occasione per confermarci la sua convinzione sull’utilità delle colture Geneticamente Modificate, e lo fa mentre l’Europa e buona parte del mondo ci ripensa. Un tempismo straordinario.
Vede Ministro, io Le consigliere qualche atto forte, simbolico: sciolga il Ministero, lo trasferisca poco piu su sempre in via XX settembre, niente di quello che lei ha annunciato si è verificato, ne prenda atto.
Presidente Berlusconi, Ministro Tremonti, anche se fate finta di niente e vi attaccate ai saldi per gli ultimi acquisti prlamentari che avete fatto, voi siete al capolinea, e purtroppo ci avete portato il Paese.
Dieci giorni fa 250 piazze piene di donne Italiane vi hanno detto basta, argomentando, con forza e con gentilezza.
Il mondo agricolo è in piazza da due anni e mezzo e ci tornerà. Attenti, evitate di accusare anche loro di essere radical chic…hanno mani pesanti e piene di calli, sono le mani di gente pulita, onesta, di chi lavora, merita risposte e che ha esaurito la pazienza.
Voi spesso avete festeggiato simbolicamente, con vera signorilità, le vostre vittorie mangiando davanti a telecamere, e purtroppo anche nelle aule Parlamentari mortadella. Beh, sappiate che la vostra politica porterà difficoltà anche a quei settori ed a quel prodotto…non vi resta che brindare con il latte degli splafonatori, ma fate attenzione, il latte è un alimento che puo risultare indigesto.