lunedì saremo chiamati a votare per la quarta volta la fiducia al governo.
Ieri notte, o forse, visto che era mezzanotte passata dovrei dire questa mattina, ho svolto il mio primo intervento in aula in una discussione di carattere generale, non sensa una grande emozione per il rispetto che è dovuto a quel luogo: la Camera dei Deputati.
l’aula era semivuota, c’eravamo noi del PD a ranghi ridotti, alcuni colleghi dell’IDV e dell’UDC. I nostri interventi parlavano all’Italia e al governo, cercavano di richiamare al buonsenso il ministro Tremonti lì rappresentato da un paziente ma assonnato sottosegretario Vegas.
Io ho parlato soprattutto delle famiglie, dell’agricoltura, della Toscana…e chi avrà voglia di leggerlo troverà il mio intervento sul sito.
Ancora una volta abbiamo lavorato nelle commissioni, scritto emendamenti, ordini del giorno, incontrato polizia e dipendenti della sanità fuori da Montecitorio, siamo in contatto con gli enti locali…ma questo Governo, in virtu dell’arroganza dei numeri…passa come un rullo compressore sopra la democrazia, il confronto, il parlamento..e ci porta di nuovo ad un annientamento del confronto…e al voto di fiducia
cari amici, cari cittadini, facciamo in modo che siano inondati da una montagna di firme con la petizione cheil PD ha promosso, facciamo in modo che il 25 ottobre ci sia una straordinaria mobilitazione del Paese. Ridiamo vero senso alla democrazia che stanno cercando di rendere…inutile.
Susanna
Ciao Susanna,
“la prima volta” ha sempre una carica emotiva che da una parte pesa e dall’altra premia. L’attesa, il bilancio. Comunque brava, i tuoi primi passi hanno un sapore umano, mi fanno pensare alla sincerità, alla genuinità, a quella combinazione che tien vicini il cuore con la testa. A proposito: questo è lo slogan che ho proposto per la Festa Nazionale del PD. Col Cuore e con la Testra. Appunto.
Nel corpo del tuo post dovrebbe evidenziarsi il testo a cui rimandi. Subito e direttamente. Così se citi un articolo o contributi diversi. Il sito si anima e consente navigazioni a zig zag, dentro, di lato. Parlane con i tecnici.
Un caro saluto.
Guelfo
caro Guelfo,
spero chela sincerità ed anche quella giusta emozione, quel sano timore che l’aula incute, non mi abbandonino. certo il clima che stiamo vivendo non aiuta a vivere quitidianamente l’impegno istituzionale come si dovrebbe. la forza..e direi spesso l’arroganza dei numeri travolge tutto, ogni discussione, ogni emendamento, ogni tentativo di mettere un pò delle propie conoscenze al servizio di qualcosa di più grande dell’interesse di ognuno di noi…mi pare che una volta si chiamasse BENE COLLETTIVO…
a presto.
Susanna