Al via in commissione Finanze del Senato l’esame del decreto legge sull’Imu agricola. Dopo le aspre critiche e le sollecitazioni di sindaci, parlamentari e dopo un’ulteriore lettera – che è partita proprio ieri all’indirizzo del Ministro Maurizio Martina e che ho firmato insieme a tanti altri colleghi – il Governo è intervenuto varando un decreto legge che recupera alcuni criteri precedenti ma che purtroppo fa riferimento ad una classificazione che penalizza molto il nostro territorio e buona parte della Toscana. E’ stata introdotta la classificazione Istat (comuni montani, parzialmente montanti e non montani) per l’esenzione totale o parziale dall’imposta, ed ovviamente tutte le cosiddette aree svantaggiate che erano già stati dichiarati esenti sia dall’Ici prima e dall’Imu poi e che oggi, invece, si ritrovano ingiustamente equiparati ai terreni di pianura. Come dire…un piccolo passo avanti rispetto al testo iniziale…ma decisamente troppo piccolo.
Il gruppo Pd al Senato sta lavorando segnalando alcune questioni ancora confuse, prima fra tutte il fatto che non si capiscono le ragioni che hanno portato nel decreto a differenziare le norme sui terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile: nel 2014 non devono pagare, mentre nel 2015 sì, ad eccezione dei comuni montani. Inoltre è stato segnalato al Governo un problema riguardante le stime di gettito del Mef, a cui ha già fatto seguito il taglio dei trasferimenti ai comuni interessati, che necessita di prevedere entro giugno 2015 una verifica dei dati reali di incasso, con eventuali rimborsi dello stato ai comuni.
Nei prossimi giorni Mondo agricolo, amministratori, saranno mobilitati in buona parte del Paese, per la nostra provincia l’appuntamento è il 10 febbraio. Non so quanti margini ci siano ancora sul 2014 (temo ben pochi), ma almeno sul 2015 è necessario che davvero si rimettano le mani per recuperare criteri di equità e di considerazione adeguata del settore primario e della vera redditività della imprese colpite. I nostri colleghi al Senato stanno provando a lavorare su emendamenti.