In Valdelsa il “Distretto del Camper Italiano”: la crisi si combatte anche preparando il dopo

Prosegue anche in Parlamento il lavoro, portato avanti in questi anni da Regione Toscana e dalle istituzioni locali, per giungere al rafforzamento e alla modernizzazione della filiera cameristica valdelsana. Un settore che nel nostro Paese genera oltre 600 milioni di euro di fatturato, di cui il 58% destinato all’export, con oltre 7 mila dipendenti e che concentra oltre l’80% della sua produzione nazionale nella zona della Valdelsa (nello specifico nei comuni di Barberino Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, San Casciano val di Pesa, San Gimignano e Tavernelle Val di Pesa). Proprio in quest’area geografica, infatti, sono presenti alcune delle aziende leader del settore sia a livello nazionale che internazionale. Aziende, che a causa del calo della domanda (meno 6,9% rispetto al 2010) e dopo la contrazione delle vendite ( con meno 7,2% camper e meno 5,7% di caravan venduti) hanno dovuto affrontare una forte riorganizzazione con conseguenti crisi occupazionali, un ricorso alla cassa integrazione e una forte riduzione del personale. Dal 2007 a oggi, poi, l’occupazione del distretto della Valdelsa è scesa da 1700 a 1300 addetti, il valore della produzione da 7 a 6 e il numero dei veicoli prodotti da 20 a 12 mila. Dati allarmanti che rischiano di mettere in ginocchio una quota importante dello sviluppo non solo del nostro territorio, visto che l’industria del camper produce importanti ricadute sull’indotto turistico dell’intero Paese: nel 2010 infatti, i turisti stranieri che hanno fatto una vacanza “en plein air” in Italia sono stati circa 2,6 milioni, per una spesa complessiva di 1,2 miliardi di euro. A cui si aggiungono i 3 milioni di turisti italiani che scelgono il camper per le proprie vacanze, per una spesa complessiva di circa 1,4 miliardi di euro. Volumi sostenuti le cui potenzialità sono state ampiamente riconosciute dalle istituzioni locali e regionali che, in questi anni, hanno seguito con attenzione lo sviluppo e le problematiche del settore camperistico, intervenendo con politiche adeguate per supportare e sostenere la qualità del prodotto, la ricerca, l’innovazione e l’infrastrutturazione logistica sul territorio. Un impegno che stiamo portando avanti in Parlamento, dove è stato approvato l’ordine del giorno al decreto sviluppo: un primo utile passaggio per chiedere al Governo sostegno nel lavoro di strutturazione del distretto del camper italiano. Per approfondimenti clicca qui.

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