“L’elezione di Mattarella mette il turbo alle riforme”. Questo il commento di Matteo Renzi dopo l’insediamento del nuovo capo dello Stato. Concordo sulla necessità di portare avanti un processo di rinnovamento delle istituzioni, e spero, che la scelta di partire da un Pd compatto venga confermata nel lavoro dei prossimi giorni, con un lavoro il piu condiviso possibile, e l’obiettivo di arrivare al miglior risultato. Un ragionamento che vale sia per il lavoro in corso sulla seconda parte della Costituzione sia per la riforma elettorale. Proprio sull’Italicum già la Camera, nei mesi scorsi, aveva licenziato un testo di legge elettorale, per me insoddisfacente sul piano della differenza di genere, soglie, e capolista bloccati, poi modificati al Senato. Per questo avevo sottoscritto alcuni emendamenti in quel senso, a partire dall’ipotesi di collegi e doppia preferenza. Sulle modifiche costituzionali, che ritengo da migliorare soprattutto per il rischio di conflitto che si può generare tra nuovo Senato e conferenza stato regioni, ho sostenuto in aula alcuni emendamenti all’art 2, ho poi sottoscritto l’emendamento che aumenta il quorum necessario alla Camera per la dichiarazione di guerra. La nostra Costituzione merita tutta la serietà, il rigore e la cura che si devono alla Legge fondamentale dello Stato e della convivenza civile. Possiamo, con intelligenza migliorare i testi nel corso dei prossimi passaggi parlamentari, tenendo conto, come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica, che la Costituzione è un patrimonio da ammodernare senza incrinarne il senso profondo..