E’ stata approvata alla Camera la legge contro lo spreco alimentare. Si tratta di una norma di civiltà che incoraggia a un cambiamento profondo di stili di vita, modalità produttive e a un consolidamento delle reti di solidarietà. La Camera era già intervenuta nei primi mesi di questa legislatura approvando, anche alla luce della risoluzione del Parlamento Europeo del 2012, una mozione alla quale avevo lavorato con il collega Massimo Fiorio, che impegnava il Governo già in quella fase, ad adottare alcune misure e strumenti di coordinamento interministeriale. Successivamente è nato, grazie al Ministro Orlando, allora ministro dell’ambiente, un piano di coordinamento che ha cominciato a produrre i primi risultati. La norma completa questi indirizzi, semplifica procedure, stanzia 2 milioni di euro per il Fondo per la distribuzione delle derrate alle persone in situazione di indigenza, pone obiettivi di riduzione di spreco e di rifiuti lungo tutte le filiere produttive, e prova a dare input dal punto di vista formativo e culturale, anche fornendo ai Comuni la possibilità di intervenire sulla tariffa rifiuti, perché una riduzione dello spreco significa innanzitutto una riduzione del volume dei rifiuti e quindi fa bene all’ambiente e alla nostra salute.
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