#InAula: approvata la riforma del bilancio dello Stato

 

Il 22 giugno scorso abbiamo approvato la riforma della legge di Bilancio. Un passaggio che il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia ha definito “Una rivoluzione culturale”. Credo che in parte abbia ragione. Nel mio intervento in Aula ho sottolineato due elementi particolarmente significativi del provvedimento: l’introduzione degli indicatori di benessere equo e sostenibile nel processo di definizione del bilancio e, il bilancio di genere, già, inserito in via sperimentale, che, verrà monitorato con l’approvazione di un emendamento a mia prima firma sottoscritto da molte colleghe del Pd, prevederà la redazione da parte del Mef di una relazione al parlamento. La cornice entro la quale si inseriscono queste novità è quella del superamento del binomio fra legge di stabilità e bilancio dello Stato, oggi sostituiti da un unico strumento.

Semplificazioni, una lettura che supera la differenza tra cassa e competenza, revisione del timing del percorso di approvazione e altre novità. Temi di cui si parla da oltre un decennio. Mancano, però, indirizzi e linee guida condivise. Per questo l’introduzione del tema del bilancio di genere nella legge di bilancio rappresenta un passo in avanti importante e concreto, che consentirà di contabilizzare le sperimentazioni con un monitoraggio reale, per valutare e migliorare le performance della spesa pubblica verso uomini e donne, eliminando quelle disuguaglianze che troppo spesso creano costi sociali ed economici, perché le politiche di bilancio non sono mai neutre.

Per approfondire la riforma della legge di Bilancio vi consiglio di leggere la sintesi del Gruppo del Pd alla Camera, che trovate qui.

Qui  trovate il mio intervento in Aula.

 

 

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