#InAula: approvate le misure per la tutela del lavoro autonomo e primo via libera al decreto sicurezza 

 

Lavoro e sicurezza sono stati i due grandi temi al centro dell’attività della Camera. La scorsa settimana è arrivato il via libera al disegno di legge che contiene le ‘misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e le misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato’. Il provvedimento prevede interventi per la tutela della gravidanza, della malattia e dell’infortunio.  Tra le novità il Sì anche alla partecipazione degli autonomi agli appalti pubblici per incarichi di consulenza e ricerca e l’estensione dell’indennità di disoccupazione per i collaboratori, compresi assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Il testo, inoltre, garantisce più tutele nelle transazioni commerciali e contro i ritardi nei pagamenti, stabilendo che diventano abusive le clausole che concordano termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla consegna della fattura al cliente.  Per la prima volta poi arriva la definizione normativa del cosiddetto ‘smart working’, che si configura come una “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato” stabilita mediante accordo tra le parti, caratterizzata dall`utilizzo di strumenti tecnologici, eseguito in parte all`interno dell`azienda in parte all`esterno. Un accordo in cui si riconosce al lavoratore il diritto ai tempi di riposo e soprattutto si stabilisce che il trattamento economico e normativo riconosciuto al lavoratore in modalità agile non dovrà essere inferiore a quello applicato ai colleghi che svolgono le stesse mansioni all`interno dell`impresa. Buone notizie anche in tema di formazione, con l’estensione degli sconti fiscali per le spese per corsi di formazione o aggiornamento, master, convegni e congressi sostegno all’autoimprenditorialità.

Sempre alla Camera è arrivato il primo via libera al decreto legge sulla sicurezza nelle città. Dopo la discussione generale, il testo ha incassato il parere favorevole della commissione Bilancio all’emendamento che permette ai comuni di spendere 7 milioni di euro nel 2017 e 15 ogni anno nel 2018 e 2019 per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Tra le misure anche quello che stabilisce l’allargamento del Daspo per gli spacciatori di stupefacenti. Il decreto legge sblocca le assunzioni a tempo indeterminato dei vigili urbani, mentre restano in bilico, perché in attesa del parere del Mef, la possibilità per la polizia locale di accedere alle banche dati della polizia e l’estensione dell’equo indennizzo. La palla ora passa al Senato, nella speranza che si possa arrivare a una veloce approvazione.

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