Il decreto Sud diventa legge. Il testo approvato alla Camera prevede misure che favoriscono la crescita economica e occupazionale delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tra le novità l’introduzione di nuovi strumenti per incentivare i giovani imprenditori e per il sostegno alla nascita e alla crescita di imprese. In particolare, si prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro dedicati ai nuovi giovani imprenditori under 35 e con la misura “Resto al Sud” 50 milioni di euro per favorire gli imprenditori agricoli under 40. Sono previsti, inoltre, circa 200 milioni di euro per le Zone Economiche Speciali (ZES) che potranno usufruire di procedure semplificate e agevolazioni fiscali aggiuntive; 40 milioni di euro per favorire le politiche attive del lavoro nel Mezzogiorno e 150 milioni di euro per il sostegno amministrativo agli enti locali.
La legge, inoltre, prevede forme di sostegno alla formazione, all’occupazione e alla riduzione delle situazioni di disagio sociale. Meccanismi di valorizzazione sono, inoltre, previsti su beni come i terreni abbandonati che possono essere assegnati in concessione, per un periodo di nove anni rinnovabili, ai giovani tra 18 e 40 anni. Altro punto centrale del provvedimento sono le semplificazioni, allo scopo di accelerare gli investimenti pubblici e privati e realizzare interventi programmati nelle aree del Mezzogiorno. Interventi che aiuteranno a liberare il sud dalle politiche assistenzialistiche del passato, per mettere in circolo energie nuove e sane, perché se cresce il Sud, cresce tutto il Paese.
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