Il cinema è stato definito come “La fabbrica dei sogni”. Oggi quel mondo può contare su una riforma complessiva del settore che ne valorizza il ruolo come motore della nostra economia, ma anche come elemento caratterizzante della nostra identità culturale. L’Italia ha una grande tradizione cinematografica, che va al di là dei grandi nomi di registi, attori e registi che ci hanno resi grandi nel mondo. La fabbrica, anche se dei sogni, ha bisogno di tante professionalità che diano gambe e forma ai racconti del grande schermo. Il disegno di legge sulla disciplina del cinema e dell’audiovisivo, approvato ad inizio novembre in via definitiva alla Camera, traccia una precisa direzione per il suo rilancio. Il primo passo è rappresentato dall’ istituzione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti a favore delle imprese del settore, con risorse fino a 400 milioni di euro all’anno. Accanto a questo provvedimento ci sono poi l’innalzamento del tax credit per produttori, distributori ed esercenti e lo stanziamento di 120 milioni a fondo perduto per ristrutturare sale cinematografiche, pubbliche e private. Da sottolineare poi, l’impegno per le scuole con uno stanziamento di 12 milioni di euro per la didattica del linguaggio cinematografico all’interno dei percorsi educativi. Misure concrete per trasformare in realtà i sogni realizzati dalla fabbrica del cinema
Per approfondire: lo speciale del gruppo Pd alla Camera.