@Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2014. Il Def illustra le iniziative concrete che il Governo Renzi ha scelto di mettere in campo per accelerare le riforme economiche e strutturali del Paese e per una nuova e sostenibile crescita dell’economia e dell’occupazione. Il DEF è composto di tre sezioni: il Programma di Stabilità, il Programma Nazionale di Riforma e una parte di dettaglio sulla finanza pubblica. Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, il Parlamento si esprimerà sul documento attraverso una risoluzione e il documento sarà trasmesso alle autorità europee come parte essenziale del cosiddetto “Semestre Europeo”, cioè il quadro comune in cui si svolge la programmazione economica di tutti gli stati membri dell’Unione. Per approfondire le varie sezioni del documento programmatico clicca qui
@Sempre in questa settimana è stata approvata la mozione del Pd sul dissesto idrogeologico che impegna il Governo a rivedere le regole del Patto di Stabilità, derogando per consentire agli enti locali di realizzare quelle opere fondamentali e necessarie di manutenzione e consolidamento del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico. Non siamo pienamente soddisfatti di quanto la legge di stabilità ed altre norme hanno stanziato e previsto. Molti territori sono ancora in grande sofferenza per gli episodi di questo autunno, frane, alluvioni, danni alle imprese, alle infrastrutture e ai privati. La messa in sicurezza del territorio resta, ed è sempre più urgente, la prima grande opera pubblica di cui il nostro Paese ha bisogno. La questione riguarda anche il nostro territorio che è stato colpito dagli eventi alluvionali dei mesi scorsi. E’ un primo passo per costruire però una necessaria cornice normativa e la previsione di strumenti stabili e definitivi, per affrontare le emergenze legate al presentarsi di calamità naturali (da gennaio 2014 in 23 giorni di rilevazioni sono già 110 gli episodi e ben 3,5 miliardi di euro all’anno di danni) in modo che possa agire la protezione civile, e si possa rifinanziare adeguatamente il Fondo unico per le calamità. In questo modo si potrà garantire certezza, rapidità e omogeneità degli interventi a beneficio dei territori tragicamente colpiti.