Camera e Senato stanno effettuando in queste settimane le audizioni per l’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
Ricordiamo che il Recovery Fund è il finanziamento che l’Unione Europea concede ai singoli stati per stimolare crescita economica, occupazionale e benessere e contrastare gli effetti negativi causati dalla pandemia.
Grazie all’impegno dei nostri Ministri e di Paolo Gentiloni, L’Italia riceverà 209 miliardi di euro nel 2021, e dovrà inviare un documento dettagliato all’Unione Europea sulla progettazione e sulle modalità di spesa di tali risorse entro il 15 ottobre 2020.
Le linee guida per i Recovery Fund, che comprendono 600 progetti dei singoli ministeri, sono suddivise i 6 capitoli principali: digitalizzazione; transizione green; infrastrutture; istruzione, formazione e ricerca; equità ed inclusione sociale; salute.
Gli obiettivi prioritari sono quelli di raddoppiare il tasso di crescita dell’economia, che negli ultimi dieci anni è stato dello 0,8 per cento, la metà della media Ue, ed aumentare il tasso di occupazione di 10 punti per arrivare all’attuale media comunitaria, passando dal 63 al 73,2 per cento.
Tra le riforme indicate nel documento rivestono particolare interesse quella della pubblica amministrazione, che comprende un “efficace utilizzo dello smart working”; quella del Fisco, con una “riduzione strutturale” delle tasse sul lavoro “tramite riforma Irpef in chiava progressiva”; e quella del lavoro che comprende anche il “salario minimo”.
Ecco le Linee Guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e le LINEE ESSENZIALI PNRR