#InAula: ok definitivo alla riforma della giustizia penale e alla Manovra correttiva

 

Una giustizia più vicina ai cittadini che prevede processi penali più rapidi, un nuovo sistema di prescrizione, finalità rieducativa della pena e per le intercettazioni telefoniche un maggiore equilibrio tra diritto alla riservatezza e diritto all’informazione. Sono questi i punti principali della  riforma del processo penale, che è stata approvata in via definitiva. La legge contiene misure efficaci per combattere la corruzione, migliorare la tutela delle vittime e le condizioni nelle carceri. Il provvedimento contiene pene più severe contro chi commette il reato di scambio elettorale politico-mafioso, per il furto in abitazione, lo scippo, la rapina e l’estorsione. Novità importanti riguardano la prescrizione, la disciplina delle indagini e soprattutto le tutele per le persone offese che avranno a disposizione più tempo per opporsi alla richiesta di archiviazione e chiedere la prosecuzione delle indagini.

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Dopo il sì alla Camera è arrivato ieri anche il via libero definitivo del Senato. E così la manovra correttiva è diventata legge. Il provvedimento, che corregge il deficit italiano per 3,4 miliardi (lo 0,2% del Pil) come chiesto da Bruxelles, contiene 67 articoli che vanno dall’allargamento dello split payment ai tagli ai ministeri, dall’anticipo della sterilizzazione delle clausole Iva e accise alla cosiddetta tassa Airbnb, fino alla web tax transitoria. Il provvedimento mira alla correzione dei conti pubblici, prevede iniziative a favore degli enti territoriali, a partire da ulteriori interventi per le zone colpite dagli eventi sismici (stanziamento di 1 miliardo) e stabilisce alcune misure attese da anni, a partire dalla stabilizzazione di oltre 15mila precari della scuola pubblica. Tra le novità anche la decisione di destinare i ricavi della web tax al Fondo per le politiche sociali.

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