Gli amministratori locali stanno lavorando con grande serietà per predisporre atti e documentazioni adeguati nel percorso di consultazione relativo ai 67 siti idonei ad accogliere depositi di scorie nucleari, individuati a inizio gennaio dalla CNAPI pubblicata dalla società SOGIN. Anche per raccogliere tale impegno, ho cofirmato un emendamento presentato dal Partito Democratico al cosiddetto decreto “Milleproroghe” che mira ad ampliare i tempi di consultazione.
Si chiede, infatti, di stabilire in 120 giorni (e non in 60 come è previsto al momento) il termine entro il quale le Regioni, gli Enti locali e tutti i soggetti portatori di interessi possano formulare osservazioni e proposte tecniche in forma scritta. L’obiettivo è, chiaramente, accogliere le istanze e le richieste sollevate dai nostri amministratori locali che chiedono più tempo per poter rappresentare al meglio le loro osservazioni e sostenere le ragioni per cui territori come i nostri non possono ospitare il deposito di scorie nucleari e radioattive. Deposito che, tuttavia, andrà finalmente realizzato nel rispetto di quanto previsto dalla normativa europea.
L’emendamento sarà a breve esaminato dalla Commissione competente, con l’auspicio che possa esserci un orientamento positivo del Governo: prorogare i tempi di analisi non può che essere un vantaggio per la trasparenza del piano nazionale, per la giusta individuazione del sito idoneo, per le comunità territoriali, per la qualità del dibattito complessivo e, di conseguenza, per tutto il Paese di fronte a decisioni strategiche di questo rilievo per il futuro.