Il secondo decreto-legge per velocizzare l’attuazione del PNRR è stato convertito in legge con il voto favorevole della Camera il 29 giugno e pubblicato lo stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto ha lo scopo di accelerare il raggiungimento di specifici obiettivi del PNRR tramite interventi di semplificazione e di sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi relativi a diversi progetti da concludere entro il 30 giugno, scadenza della seconda rata da 24,1 miliardi di finanziamenti del Piano da parte dell’Unione europea. Complessivamente le disposizioni contenute nel decreto sono alquanto ampie. Stanno, infatti, in modo trasversale all’interno di tutte le missioni del PNRR: la digitalizzazione, la competitività, la cultura, il turismo, la rivoluzione verde e la transizione ecologica, le infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute.
È stato rinviato a lunedì 11 luglio, invece, il voto conclusivo sul cosiddetto “decreto aiuti”, su cui mercoledì il Governo ha posto la fiducia per l’approvazione. Il testo – su cui si sta consumando uno strappo con il M5S che fa riferimento a Conte – stanzia oltre 16 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese per affrontare inflazione, caro-energia e caro-carburanti dovute tanto al periodo di ripresa post- Covid quanto alla guerra in Ucraina. La misura più rilevante è il bonus da 200 euro una tantum contro l’inflazione e il caro-bolletta. Sono previsti, inoltre, sconti in bolletta, crediti di imposta per il consumo energetico delle imprese, un Fondo da 200 milioni di euro per il sostegno alle attività danneggiate dalla crisi in Ucraina e rifinanziamenti degli investimenti a favore della transizione 4.0 delle imprese. A questo si aggiungono una stretta sul Reddito di cittadinanza e il finanziamento di un termovalorizzatore a Roma per la gestione dell’emergenza rifiuti.
Qualche ulteriore risultato è stato ottenuto nella battaglia parlamentare con l’approvazione di alcuni emendamenti a firma Pd, tra i quali 23 milioni destinati ad attenuare il caro gasolio per la pesca.
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