Con 438 voti a favore, 50 contrari e 4 astenuti la Camera ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sul nuovo Documento di economia e finanza (DEF) che si accompagna alla richiesta di scostamento di bilancio da 40 miliardi, necessario per finanziare il decreto Sostegni bis sul quale il Governo dovrebbe trovare la quadra nel corso della prossima settimana; è un decreto che, come Partito Democratico, abbiamo chiesto per sostenere alcune categorie particolarmente colpite. Adesso, dunque, abbiamo l’occasione di utilizzare 40 miliardi di nuove risorse aggiuntive per un provvedimento che sostenga in particolare lavoro, imprese e lavoratori autonomi, ad esempio con la copertura di alcuni costi fissi, favorendo l’accesso alla liquidità, intervenendo sulle perdite. Occorre concentrarsi sin d’ora per evitare tre grandi rischi sistemici per le imprese (crisi di liquidità, erosione del patrimonio, carenza di cash flow) e al contempo intervenire sulle filiere strategiche del Paese per aiutare e sostenere la ripartenza.
Come aveva già annunciato Draghi in conferenza stampa, siamo di fronte al debito più alto degli ultimi 100 anni, un deficit a doppia cifra che non si era visto nemmeno durante le crisi del 2008 e del 2011. Ma è il momento di impegnare queste risorse per guardare al domani. Il “faro” del futuro è la crescita buona, innovativa e sostenibile e proprio il Def (che è stato a approvato con il voto contrario di Fratelli d’Italia) tratteggia il quadro del Paese: la crescita del Pil prevista al 4,3% nel 2022, ma la piena ripresa dell’attività economica è posticipata, stimando il recupero a livello precrisi solo nell’ultimo trimestre del 2022. È uno sforzo necessario per sostenere le imprese e i lavoratori, in attesa di dare il via libera al PNRR che traccerà le linee strategiche del prossimo futuro.
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