Le foto sono spaventose. È il Monte Serra, sono gli oliveti antichi che garantivano buon olio e paesaggio e poi gli animali, le colture, i piccoli paesi, la Certosa di Calci, unica nel suo originalissimo stile.
Il pisano percorso dal fuoco, dall’atto criminale di chi ha appiccato uno o più incendi attendendo il modo migliore per creare distruzione. Ed è solo grazie al lavoro incredibile dei vigili del fuoco, della Protezione Civile, dei corpi civili e militari, dei tanti volontari, dei sindaci e della Regione che sono intervenuti se non si registrano vittime umane.
Prima il fuoco da arrestare, gli sgombri, gli aiuti, poi la ricostruzione. Di questo si tratterà: di uno sforzo per ridare a quella terra lavorata da uomini e donne il suo volto. Sarà durissima, ma credo che a ognuno di noi, con qualunque incarico istituzionale, spetti la massima vicinanza e il massimo impegno per non lasciare sole quelle comunità.
Ai maledetti che hanno generato questa distruzione auguro di pagare il massimo.