Question time dedicato al gioco, in commissione Finanze alla Camera. Attraverso una mia interrogazione, depositata nelle scorse settimane, ho chiesto al Ministero delle finanze di conoscere gli effetti sulla raccolta complessiva del gioco nel 2016 e le stime per l’anno in corso anche con riferimento alle relative entrate fiscali, fornendo una suddivisione per tipologia di gioco e per regione. Nell’interrogazione abbiamo ricordato che il trend del settore è in crescita. A dimostrarlo sono i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che dicono che la raccolta dei giochi pubblici 2015 ammonterebbe a oltre 88 miliardi di euro, mentre era di 49,1 miliardi nel 2008. Sempre in premessa abbiamo ricordato che i dati sul funzionamento del sistema legale non possono essere considerati isolatamente, senza tener conto del mercato illegale. A rispondere è stato il viceministro all’Economia, Luigi Casero, che ha ricordato che il flusso di imposte derivanti dal settore « giochi » nel 2016 ha superato i 10 miliardi di euro, a fronte degli 8 miliardi realizzati nel 2015.L’incremento delle entrate è spiegato in larga parte dall’accresciuta incidenza della tassazione di slot e Vlt, previsto dalla legge di Stabilità”. In dettaglio, 5,8 miliardi vengono dagli apparecchi, oltre 3,5 dai giochi numerici e dalle lotterie. Per quanto riguarda le previsioni per il 2017, il viceministro ha spiegato che potrebbe determinarsi una contrazione del gettito legata per esempio ad alcune delibere emesse dagli enti locali che prevedono misure dedicate al ridimensionamento dell’offerta legale di gioco, a partire da misure restrittive e dalla riorganizzazione territoriale dei punti, con effetti molto rilevanti sull’attuale offerta gioco.