Criminalità organizzata e contraffazione: un legame molto stretto. A dimostrarlo la relazione della commissione che ha concluso il suo lavoro di indagine sul terreno comune che lega le associazioni mafiose al mercato delle merci contraffatte.
Il documento, di cui sono stata relatrice e approvato la scorsa settimana, chiude l’attento lavoro di raccolta dati, le tantissime audizioni e le missioni, che la commissione d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione ha svolto negli ultimi mesi. È stato un lavoro importante, frutto di un confronto continuo anche con le procure e le forze dell’ordine. Un lavoro che spero generi un ulteriore rafforzamento delle azioni di contrasto già in essere. Camorra, Ndrangheta e purtroppo anche casi che riconducono al terrorismo internazionale emergono da numerose indagini svolte a livello nazionale e internazionale. Le associazioni mafiose controllano e impongono mercati, scelgono di investire sulle merci contraffatte perché più remunerativa e meno rischiosa penalmente rispetto agli altri comparti dove solitamente agiscono.
Dall’indagine emerge, inoltre, che nei prossimi anni il fenomeno della contraffazione è destinato a crescere. Una previsione che ci impone di alzare ancora di più la guardia sia sul terreno delle azioni di contrasto che delle pene.
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