Ho presentato nei giorni scorsi una risoluzione in commissione agricoltura sul consumo di frutta e verdura, la cui produzione, fresca o trasformata, rappresenta uno dei più importanti settori dell’agricoltura europea. Le norme comunitarie sulla commercializzazione di frutta e verdura hanno imposto caratteristiche standard ai prodotti: dimensioni, colorazione della buccia, qualità organolettiche, grado brix (la percentuale di zuccheri presenti); si tratta di parametri che non tengono conto dei tempi e della variabilità della natura. Queste dinamiche distributive, già penalizzanti per la frutta e la verdura coltivata tradizionalmente, sono ulteriormente restrittive per i prodotti biologici. Tali norme risultano in palese contrapposizione con i contenuti e le finalità della strategia Farm to Fork della stessa Unione europea, per questo chiediamo al Governo che si attivi concretamente in sede europea perchè vengano modificate, in lineacon gli indirizzi comunitari della strategia Farm to Fork, alcune caratteristiche standard dei prodotti di frutta e verdura, e si realizzino campagne di informazione per promuovere modelli di consumo sostenibili, per contrastare lo spreco alimentare, finalizzate all’acquisto di prodotti agricoli integri ma non di «prima scelta».
