È stato adottato in questi giorni all’unanimità il testo base di una legge per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti. Si tratta di un testo di cui sono relatrice, che riunifica più proposte di legge – tra cui quella del PD a prima firma Incerti che avevo cofirmato – e che inizia così, formalmente, in Commissione Agricoltura il proprio iter. Si svolgeranno adesso audizioni dei soggetti interessati al provvedimento e di seguito la fase emendativa. La norma nasce dall’esigenza di sviluppare e valorizzare la castanicoltura sostenibile, il recupero della coltivazione dei castagneti, la prevenzione dell’abbandono colturale e la promozione della filiera produttiva.
In Toscana oltre un milione di ettari, circa il 50% del territorio, è boschivo e il ruolo delle foreste non si esaurisce nella caratterizzazione del paesaggio, ma è anche fondamentale nella difesa idrogeologica del suolo e per le funzioni sociali e di valorizzazione economica. Favorire lo sviluppo delle zone montane e la valorizzazione della coltivazione sostenibile dei castagneti è, dunque, necessario per l’equilibrio ambientale e per la tenuta anche sociale ed economica di questo territorio.
Ciao Susanna, valuta se introdurre un articolo nella legge dedicato alla semplificazione delle procedure autorizzative anche nei boschi tutelati ai sensi dell’art. 136 del T.U. se seguono un protocollo operativo messo a punto dai servizi forestali del ministero d’intesa con le regioni.
Dovrebbe poter bastare una semplice domandina dell’interessato, con allegata una relazione di tecnico abilitato che descrive l’ubicazione e le caratteristiche dell’intervento che asseverandola garantisce l’esecuzione secondo il protocollo dato.