Si avvicina l’ultima chiamata per la difesa del design italiano. Scade infatti ad aprile la moratoria che consente ai produttori di copie dei classici del design di perpetrare la riproduzione di opere di chiara fama create prima del 2001. La mia battaglia a tutela delle imprese e dei lavoratori delle imprese artigiane interessate dall’annosa e controversa vicenda della tutela autoristica dell’industrial design, mi vede impegnata da tempo, prima con un emendamento al Decreto “Milleproroghe”, poi con un Ordine del giorno che è stato accolto dal Governo Letta a pochi giorni dello scioglimento. Mi auguro che il nuovo esecutivo scelga di affrontare rapidamente la questione, convocando con urgenza un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo economico per scongiurare il rischio della cessazione della produzione per circa 700 aziende, collocate prevalentemente in Toscana. Questo è quello che ho chiesto con forza. Dal confronto deve uscire una soluzione normativa che, nel pieno rispetto dei principi comunitari, possa consentire alle aziende di continuare a produrre oggetti di design considerati di ‘pubblico dominio’ e salvaguardare le stesse da interpretazioni giudiziarie difformi.