Il Covid non ci ha fermati.
Siamo qui a compiere un atto dalla grande valenza simbolica, e politica. E lo facciamo nel quadro di un centenario, quello della nascita di Nilde Iotti.
Lo facciamo a Torrita, comunità che ha ospitato Nilde, dirigente del PCI. Qui dove si è sempre svolta una delle feste più importanti del nostro territorio provinciale.
Qui dove da decenni le donne hanno svolto ruoli di dirigenti politiche, dove abbiamo svolto una festa provinciale delle donne..
Oggi una ricomposizione di valori istituzionali e politici che vedono le donne protagoniste.
Nilde Iotti, è per me la signora della repubblica, una madre costituente. Nilde nata a Reggio Emilia nell’aprile del 1920, da una famiglia del popolo, studentessa, partigiana, dirigente politica del PCI, parlamentare ininterrottamente dalla Costituente per 53 anni. Prima donna Presidente della Camera, ruolo che ha svolto per tre mandati, 164 proposte di legge, innumerevoli interventi in aula, un lavoro importante in commissioni fondamentali, un grande impegno su temi tuttora stretegici per la qualità della nostra democrazia.
Il suo impegno per le donne Italiane. La sua modernità, e il suo profondo convincimento, disse nel suo discorso di insediamento il 20 giugno del 1979:
“..vivo in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti, tenaci, si sono aperte la strada verso la loro emancipazione.
Essere stata e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita”
Una di loro.
Il senso della rappresentanza delle donne Italiane che l’ha vista protagonista nel lavoro di scrittura della nostra carta costituzionale ed in particolare battendosi affinchè si affermasse la piena eguaglianze delle donne nella famiglia, nel lavoro, in ogni ambito sociale…quel “diritto al lavoro senza differenza di sesso”…si batte contro l’introduzione in costituzione della “indissolubllità del matrimonio”..ed eravamo negli anni in cui vigeva il Codice Rocco in questo Paese.
Quel filo consapevole, quel legame profondo tra la vita quotidiana delle donne e le battaglie nelle istituzioni. Un tema che dobbiamo sentire tantissimo oggi, con covid il rischio della cancellazione di anni di battaglie delle donne..
La sua profonda convinzione che i valori costituzionali si fanno vivere non solo con la difesa di quel pur straordinariamente moderno dettato delle madri e dei padri costituenti, ma con la messa in campo di una azione riformatrice capace di rendere il Parlamento e le Istituzioni in grado di svolgere a pieno quella funzione di rappresentanza, di guida, di indirizzo.
Difesa ed innovazione.
Capacità di leggere i mutamenti sociali, di ascoltare il sentimento del Paese e di provare ad interpretarlo rinnovando la funzione parlamentare, ed anche per questo ha avuto una ragione profonda il suo ruolo di Presidente della commissione per le riforme istituzionali. Ma voglio anche quei riprendere un breve stralcio di un suo discorso, stavolta il suo insediamento nella X legislatura, e il 2 luglio del 1987, parla delle trasformazioni del nostro Paese
“..trasformazioni che soprattutto incidono sul rapporto tra cittadino e politica, sul modo stesso di essere della politica, della sua capacità di comprendere e di guidare questi processi di trasformazione e di indirizzarli in senso progressivo per la qualità della vita di tutti i cittadini contrastando con una forte progettualità i fattori che tendono a moltiplicare divisioni e frammentazioni sociali, emarginazioni, solitudini.
Nessuna democrazia può permettere che questi processi siano governati dalla spontaneità, dallo scontro senza regole e senza responsabilità.”
Era il 1987, più o meno vicino a quella sua presenza qui, a Torrita. Eppure pensate a questo tempo che stiamo vivendo…lo scontro senza regole e responsabilità..la difficoltà, anche di fronte a momenti drammatici come la Pandemia, a vedere un Paese coeso, compatto. Ed ancora il soffiare sopra il fuoco della sofferenza, utilizzare le difficoltà per il proprio consenso personale..
Nilde Iotti era profondamente convinta che la Democrazia avesse in sè gli strumenti per rinnovare se stessa. Oggi noi siamo chiamati, ovunque operiamo a rafforzarla questa democrazia a qualsiasi livello affinché i sovranismi, i nuovi fascismi, la nuova onda razzista, i linguaggi violenti , misogini, omofobi..non la penetrino, come tarli, le sue fondamenta.
Io credo che oggi, da un lato il ruolo e la presenza delle donne in ogni campo della vita economica, sociale, politica, la difesa della loro autonomia e della libertà femminile, dall’altro la capacità della classe politica e delle classi dirigenti di questo Paese, di stare al passo con i mutamenti globali, sociali, economici, culturali, anche rinnovando la loro funzione la partecipazione, il ruolo delle amministrazioni locali. Della relazione tra elettori ed eletti, siano due cifre fondamentali della qualità della Democrazia, una qualità che non è mai scontata.
Questa Signora della repubblica, della Sinistra, della Nazione ci ha lasciato una eredità che abbiamo il compito di custodire e di rinnovare nel merito e anche nello stile da adottare nel Paese.
Lo stile. Spesso Livia Turco, che vorrei davvero ringraziare per l’impagabile lavoro che ha svolto e sta svolgendo con la fondazione, parlando di Nilde Iotti lo ha sottolineato, sostenendo che Nilde rappresentasse l’eleganza della politica.
E profondamente vero e ci richiama tutti ad un impegno più forte in un tempo nel quale troppo in politica è legato alla velocità della comunicazione, alla banalizzazione, rifuggendo lo studio, l’approfondimento, l’ascolto.
La qualità della democrazia non sarà mai il risultato della frequenza con la quale si sta sui social media.
Davanti a noi c’è un tempo complesso, c’è da far ripartire un Paese, ricostruire modelli economici e sociali, servirà coesione e servirà pensiero. Da Nilde Iotti ci arrivano utili tracce che possiamo usare ed interpretare.
Grazie di cuore per questa scelta.
Sarà ancora più bello tornare a Torrita in questo parco
Nilde Iotti sara’ sempre un’icona per tutte le donne, non solo del PD, le sue lotte e le sue vittorie sono state e rimangono universali.