L’imprenditoria agricola si tinge di rosa, con un 30 per cento di imprese guidate da donne. A parlare sono i dati presentati in occasione del premio de@terra, che è stato assegnato mercoledì 10 dicembre a Roma, su iniziativa dell’Onilfa, l’osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura del ministero, per premiare quelle donne che si sono particolarmente distinte in campo agricolo. Secondo i dati diffusi dalla Cia – la premiazione è avvenuta nell’ambito del convegno “Cambiamenti climatici: le soluzioni delle donne rurali” – tre imprese agricole su nove sono condotte da donne, con un trend in continua crescita. Le cinque vincitrici, premiate dal ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, sono state Tiziana Fabiani; Rosa Lella; Marisa Merotto; Maria Messina e Chiara Soldati.
Il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi ha parlato delle donne in agricoltura come tra le più attente e innovative imprenditrici. “Le donne sono le interpreti vere delle innovazioni che ha portato avanti l’agricoltura – ha spiegato il presidente all’agenzia di stampa Il Velino. Saper mettere in campo anche un rapporto più diretto con il consumatore, una maggiore attività ricettiva e le fattorie didattiche, sono esempi di successo che dimostrano la capacità delle donne ‘rurali’ di andare oltre la tradizionale logica della mera produzione. La donna è una grande protagonista, oggi più che mai, nella commercializzazione come nella produzione”.
“Su un totale di oltre 1 milione 300 mila imprese – ha riportato l’agenzia di informazione Agra Press (11368) – la presenza delle donne in agricoltura è inferiore solo al settore del commercio, dove si supera il 32,5 per cento, mentre vengono doppiate abbondantemente sia l’attività manifatturiera (con il 10,6 per cento) che quella dei servizi (poco meno del 10 per cento). Secondo donne in campo della Cia – si legge sempre su Agra Press – la maggior parte delle imprese agricole condotte da donne si trova nel mezzogiorno (44 per cento del totale), seguono le regioni del nord (32 per cento) e quelle del centro (24 per cento). Le aziende agricole “rosa” salgono in modo importante specialmente in attività innovative, come ad esempio nell’agriturismo, le cui imprese per il 35 per cento del totale sono condotte da imprenditrici. Crescite significative si sono registrate negli ultimi anni anche nel settore biologico, nelle produzioni di “nicchia” Dop e Igp, nell’ortofrutta e nella vitivinicoltura”.
In provincia di Siena, secondo i dati della Movimprese, i dati sull’imprenditoria femminile al 31 dicembre 2007 attestavano 8.272 imprenditrici nel settore dell’agricoltura, della caccia e della silvicoltura, secondo per numero solo al settore del commercio (10.257 imprenditrici).