OTTOMARZO: eccolo qua. Tremo già immaginando le manchette pubblicitarie dei giornali che invitano orde di ragazzine e signore con la piega appena fatta alla classica cena, o all’immancabile strip maschile.. Ma l’8 marzo, nonostante il vergognoso uso commerciale che negli anni ne è stato fatto continua a mio parere ad essere una grande occasione per accendere i riflettori su una società che ancora non parla maschile e femminile, non rappresenta pienamente la differenza, non si impegna abbastanza per superare e togliere cittadinanza alle discriminazioni nei confronti delle donne, per far sparire la violenza sulle donne.
E’ su questo che ancora una volta vorrei proporvi di riflettere, perché una società così non è ancora una democrazia compiuta. Da sempre, qualunque cosa mi sono trovata a fare, ho cercato di non dimenticare mai il “mio punto di vista femminile”, di farne una chiave di lettura di ogni fenomeno, cosa che spesso comporta più fatica, ma è a mio parere l’unico modo per farci sentire “intere”, per non rimuovere, per non abituarci ad un neutro modo di vedere le cose..che semplicemente rimuove le differenze..
Oggi, anche nella mia funzione di Deputata, ho continue conferme circa il bisogno di una più forte presenza femminile nei punti nevralgici del lavoro, della politica, dell’impresa per consentire quel cambio di marcia che, oggi più che mai, è necessario per far ripartire l’Italia, perenne fanalino di coda in Europa e nel Mondo.
E allora ricordando la nobiltà di questa data, ed accantonando lustrini poco utili, usiamo anche questo’otto marzo per riaccendere l’attenzione sul lavoro, , contro la violenza, per la parità di genere, per la libertà femminile attorno a noi e nel mondo, ancora così difficile da realizzare pienamente.
In questo mese di marzo parteciperò a diverse iniziative nelle quali cercherò di fare, con una particolare attenzione alle donne, ed anche in un clima di festa, quello che ogni giorno faccio per approccio personale, prima ancora che per incarico politico: incontrare persone, ascoltare i loro problemi, discutere insieme per cercare di trovare uno sbocco e proporre nuove idee. A San Gimignano, mercoledì 4 marzo alle re 21.30, presso la Sala di cultura, in via San Giovanni, parteciperò all’incontro dedicato alla “Crisi economica e situazione femminile”, alla quale parteciperà anche il sindaco di San Gimignano, Marco Lisi; Gianna Coppini, assessore alla cultura del Comune di San Gimignano; Sabrina Benenati, assessore all’ attività produttive del Comune di San Gimignano; Giacomo Bassi, assessore e candidato Pd a sindaco di San Gimignano e Andrea Marrucci, segretario del Partito democratico di San Gimignano. Per animare l’iniziativa cercheremo di partire da alcune domande, alle quali cercheremo di dare delle risposte: Come la crisi economica coinvolge il mondo femminile?; Sono le donne a pagare il prezzo più alto?, Qual è la condizione del lavoro femminile ai tempi del Governo Berlusconi?
Venerdì 6 marzo, invece, è previsto un doppio appuntamento fiorentino: alle ore 13 presso il giardino dei ciliegi in via dell’Agnolo, a Firenze, presenteremo il “decalogo per la spesa sostenibile”, nel corso di un incontro dedicato al tema “donne e biodiversità“; mentre alle ore 21 presso la casa del Popolo di Vignone, in via Roma 166, a Scandicci sarò ad un’iniziativa promossa dalla “Lega d’improvvisazione Firenze” dedicata all’improvvisazione teatrale. Un appuntamento questo che mi darà modo di ribadire il forte legame che esiste fra cultura e politica, declinando il concetto di cultura non solo come insieme di conoscenze e di strumenti di analisi, ma come condivisione di valori e idee che si incarnano e prendono forma nel confronto politico e nelle relazioni umane.
Sabato 7 marzo sarà una giornata densa di appuntamenti: alle ore 10.30 sarò a Castellina in Chianti, presso la saletta dell’ufficio turistico per partecipare, insieme a Fiorenza Anatrini, assessore al welfare della Provincia di Siena, all’iniziativa dal titolo “Dal laboratorio al deserto, donne protagoniste”. All’incontro parteciperanno anche Sandro Volpe, presidente coordinamento toscano associazioni solidarietà Saharawi, Sara Verdiani e Beatrice Belli, le quali racconteranno i loro “Echi di un viaggio nel Saharawi Sahara”, oltre ad alcuni sindaci dei Comuni del Circondario senese. Nel pomeriggio, alle ore 17 presso la sala rosa del Palazzo Comunale di Sovicille, invece, si svolgerà una tavola rotonda intitolata “Le donne e la società”, organizzata in collaborazione dal Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo. Infine, alle ore 20, parteciperò alla cena organizzata dalle donne del circolo del Pd dei Due Ponti, in via Aretina, 192 a Siena, per concludere nel migliore dei modi la vigilia della Festa della donna.
La celebrazione dell’8 marzo per il Partito democratico si inserisce in un impegno concreto del Partito che si batte per la promozione del ruolo della donna nella società italiana, a cominciare dalla loro posizione nel mondo del lavoro. Da questo punto di vista di grande interesse è l’iniziativa di venerdì 13 marzo alle ore 17.30 presso l’Enoteca italiana di Siena, alla quale parteciperò, intitolata “Il lavoro delle donne tra sogni e bisogni”, organizzata dal Pd di Siena. Insieme ad Elena Elia, portavoce della conferenza delle donne del Pd di Siena; Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd senese; Franco Ceccuzzi, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena; Franca Maria Alacevich; docente dell’Università degli Studi di Siena e Fiorenza Anatrini; assessore alle pari opportunità della Provincia di Siena, cercheremo di affrontare il complesso binomio tra donne e lavoro. Un tema che è al contempo, una risorsa importantissima per la crescita e la competitività di un paese e uno strumento primario di affermazione dell’identità, delle conoscenze, dell’autonomia e della libertà. Troppo spesso però, come afferma giustamente il titolo dell’iniziativa, il lavoro delle donne è ancora intrappolato tra sogni e bisogni, tra poche opportunità e troppi vincoli. Sabato 28 marzo, infine, alle ore 15.45 presso la sala della Biblioteca Comunale “Ugo Nomi Venerosi Pesciolini” S. Gimignano si svolgerà un’assemblea pubblica delle Donne della Valdelsa, alla quale parteciperò insieme a Gianna Coppini, assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano e Francesca Vannozzi, dell’A.N.P.I. provinciale senese. Il mio intervento sarà ncentrato sul tema “donne e costituzione nel 2009”, mentre Francesca Vannozzi presenterà una sua riflessione sulle minacce alla libertà delle donne.
Il nostro 8 marzo potrà essere una festa vera per tutte le donne del nostro Paese solo se sapremo confrontarci sui temi concreti che segneranno il nostro futuro. Accanto all’occupazione, dunque, dovremo parlare di un nuovo welfare, approfondire il tema delle donne migranti, incrementare le proposte sul fronte dell’accoglienza, della lotta alla violenza di genere. Facciamo del prossimo 8 marzo un grande momento di confronto, partecipando alle iniziative che si svolgeranno in tutte le città italiane. Sarà il modo per riempire di significato una celebrazione altrimenti vuota e rilanciare il grande tema del ruolo della donna per il benessere e lo sviluppo sociale.
One thought on “La Festa di tutte le donne”
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Cara Susanna, cosa mi dici della proposta del governo in merito all’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, per ora le statali… poi a seguire tutte le altre, questione di tempo! Non credi che le donne siano già abbastanza sovraccariche di lavoro (a casa, fuori, i figli, l’assitenza agli anziani, ecc.) e che le energie che sono loro richieste dalla società siano già abbastanza fuori portata massima per non avere nemmeno più quel piccolo (se paragonato allo sforzo) “risarcimento” che dovrebbe essere dovuto loro anche solo a titolo di riconoscimento per un ruolo tuttora assolutamente insostituibile? Per di più in un Paese come questo, “sottosviluppato” rispetto alle grandi democrazie europee sul piano dei servizi, delle retribuzioni, delle pari opportunità e dell’assistenza. Fanno bene a dire che l’Italia si deve adeguare all’Europa, ma prima si pensi ad adeguare gli standard qualitativi della vita delle donne e delle famiglie con reali politiche di sostegno, poi (forse, perchè tanto quello che fanno le donne un uomo non potrà mai essere in grado di farlo) un giorno potremo anche pensare a parificare le pensioni. Giovanna Poma