la maggioranza affoga..nell’acqua

Se non fosse giunta la notizia dell’estradizione di Battisti forse la notizia della giornata sarebbe stata la difficoltà della maggioranza alla Camera. Infatti nell’esame degli ordini del giorno al decreto Ronchi, sul quale si è votata la 26^ fiducia (la 18^ per la Camera), per ben 5 volte la maggioranza ha perso, al punto che lo stesso Ministro Ronchi giunto di corsa alla Camera ha proposto di accogliere come raccomandazioni tutti gli Ordini del giorno dell’opposizione senza metterli in votazione.

 

Non si  tratta di un provvedimento qualsiasi questo adempimento comunitario. Infatti insieme a molte norme che intervengono in varie materie è stato come noto inserito all’art 15 che contiene norme sulla privatizzazione dei servizi pubblici, che bypassano completamente le procedure e le scelte degli enti locali ad esempio sulla gestione del servizio idrico.

Un atto grave, molto grave.

Grave da parte di coloro che professano il federalismo e il ruolo degli enti locali, ma che operano decisamente in un’altra direzione.

 

E’ un atto grave con il quale l’esecutivo si prende la responsabilità di ledere il principio dell’uso pubblico della risorsa idrica. Con questa norma il governo colpisce prima di tutto i comuni, costretti ad accettare la norma in nome di una liberalizzazione senza regole, la cui unica prospettiva è quella del profitto. Dietro gli interessi privati, infatti, non ci saranno progetti di lungo periodo per migliorare il sistema idrico nazionale, ma è più facile prevedere un peggioramento  del servizio anche là dove funziona, un aumento dei prezzi, il tutto a danno dei cittadini e degli enti locali che, tra l’altro, non potranno neanche beneficiare dell’istituzione di una’autorità di vigilanza che controlli il settore idrico, come avviene per altri servizi pubblici.

 

Domani ci sarà il voto finale.

Facile immaginare che dopo le figuracce odierne il governo sarà presente al completo e che non ci saranno assenze.

 

In questi giorni le caselle di posta elettronica dei deputati sono state prese d’assalto da tantissimi cittadini che chiedevano di dare battaglia. Che promettevano di non dare più il loro voto a chi avrebbe permesso che il provvedimento varcasse la camera.

Spero che questi cittadini lo ricordino quanto saranno alle urne, perché a marzo alle urne ci torneremo e sarà un voto importante…per l’Italia e per i servizi pubblici locali.

 

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